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Una lettera pastorale sulla scia del convegno diocesano che si conclude proprio oggi, 15 novembre - solennità di San Felice primo vescovo di Nola e martire - ma anche nell’orizzonte delle prossime assemblee sinodali delle Chiese in Italia - la prima in programma fino al 17 novembre, presso la Basilica di San Paolo fuori Le Mura, a Roma – è quella scritta dal vescovo Francesco Marino, alla «amata Chiesa di Nola, che vive lo sforzo della speranza e la passione della missione in questo tempo complesso e affascinante».
La lettera pastorale del vescovo di Nola: «Chiamati ad essere missionari, corresponsabili, pellegrini di speranza alla scuola dello Spirito»
Un testo che, come si legge sin dal titolo, è un invito a proseguire il cammino senza rassegnazione: «Coraggio pellegrini di speranza. Andiamo più avanti e più in alto», ispirato, spiega il vescovo Marino, all’«antichissimo saluto che chi ha fatto il cammino di Santiago de Compostela conosce bene. Incontrandosi due pellegrini sulla stessa strada, mentre uno augura ultreia, peregrino! (vai oltre, pellegrino) - l’altro risponde - suseia, peregrino! (vai più in alto, pellegrino). È un incoraggiarsi a vicenda, ravvivando la reciproca speranza di giungere ad una méta che non è solo un luogo geografico, ma un nuovo modo di essere e di vivere. […] Come non vedere in questo dialogo che affonda le sue radici nella tradizionale consuetudine medievale, ciò che ci è chiesto in questo frangente della nostra vita diocesana? Siamo chiamati ad andare oltre le vecchie prassi schematizzate; siamo chiamati ad andare più in alto, elevandoci in quella vita spirituale che ci apre a nuovi e inesplorati orizzonti».
Una Chiesa tutta missionaria, una Chiesa che si raduna nella corresponsabilità, una Chiesa in formazione alla scuola dello Spirito, una Chiesa pellegrina di speranza alle porte del Giubileo è quella delineata dal vescovo Marino attraverso il suo testo che, precisa, non è una lettera programmatica per «l’alto valore spirituale che riconosco alle prossime assemblee che si terranno a Roma: sono profondamente convinto che lo Spirito Santo ci parlerà ancora, indicandoci nuove e inattese strade da percorrere. Saremo presenti in tutte le fasi e troveremo di volta in volta occasioni diocesane per condividere i passaggi che si articoleranno».
Scarica la Lettera pastorale del vescovo Marino