Domani 30 giugno, nelle chiese di tutta Italia, si celebra la Giornata per la Carità del Papa, dedicata quest’anno al tema “Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Rm 12,12) che racchiude l’invito instancabile del Santo Padre a non perdere mai la speranza e a rivolgersi con fede a Dio in tutte le prove.
La Giornata viene celebrata sempre in prossimità della Solennità dei santi Pietro e Paolo, il principe degli apostoli e l’apostolo delle genti, che subirono entrambi il martirio a Roma. Durante questa ricorrenza tutte le comunità parrocchiali sono invitate a donare la colletta delle Messe festive per l'Obolo di San Pietro.
Obolo di San Pietro: un gesto di amore e gratitudine
L’Obolo è una donazione che viene fatta al Papa, come successore di Pietro. È un gesto di riconoscenza e amore al Santo Padre, che manifesta comunione e corresponsabilità nella sua missione che si estende al mondo intero e ha una particolare attenzione e cura per quanti si trovano in situazioni di necessità.
Si tratta di una pratica che ha origine dalle Sacre Scritture, prevista sia per il sostegno ai bisognosi (cfr Gv 12,4-7) sia per il sostegno a chi si dedicava all’annuncio del Vangelo (cfr 1 Tim 5, 17-18): tutti i battezzati erano chiamati a sostenere, secondo le possibilità, l’opera di evangelizzazione e al tempo stesso a soccorrere i più bisognosi ovunque nel mondo.
L’Obolo, come donazione al successore di Pietro, ha preso forma stabile nel VII secolo. L’espressione “Obolo di San Pietro” è stata usata fin dal Medioevo per identificare il contributo annuo pagato alla Santa Sede. Poco prima della fine dello Stato Pontificio (1870) sorse in tutta Europa ed oltremare una sorprendente iniziativa di offrire al Papa un aiuto materiale. Questa affettuosa reazione dei cattolici fu di grande consolazione e d’incoraggiamento per il Papa che continuò a destinare ai bisognosi nel mondo una parte dell’Obolo.
Carità del Papa: una missione che non ha confini
L’Obolo di San Pietro ha due finalità: sostenere la missione del Santo Padre che si estende al mondo intero; sostenere le numerose opere caritative della Santa Sede in favore delle persone e famiglie in difficoltà, popolazioni colpite da calamità naturali, da guerre o che necessitano di assistenza umanitaria o sostegno allo sviluppo.
Grazie alle donazioni all’Obolo, come si apprende dal Rapporto annuale pubblicato nel giugno 2023, si sono potuti finanziare 192 progetti in 72 Paesi (40,1% in Africa, 22,4% in Europa-Ucraina; 19,8% in America, 16,1% in Asia). Chi dona all’Obolo non solo aiuta il Papa ad aiutare chi soffre, ma partecipa anche alla sua missione di annuncio del Vangelo fino ai confini della terra e collabora alle iniziative volte alla promozione della pace e della fratellanza tra i popoli. Inoltre collabora nei progetti per lo sviluppo umano integrale e per l’educazione, grazie anche all’attività di servizio svolta ogni giorno dai dicasteri della Santa Sede.
Ecco come donare per aiutare il Papa ad aiutare
Per aiutare il Papa ad aiutare, si può donare l’ Obolo di San Pietro in qualsiasi momento tramite:
- Conto corrente bancario presso FinecoBank S.p.A. IBAN: IT 52 S 03015 03200 000003501166 Codice BIC/SWIFT beneficiario: FEBIITM1
- Conto corrente postale n. 75070003 tramite bollettino, bonifico postale o postagiro IBAN: IT 27 S 07601 03200 000075070003 Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX
- Paypal o Carta di credito collegandoti al sito www.obolodisanpietro.va oppure inquadrando il codice QR riportato in basso.
