Domani 30 settembre, anche la diocesi di Nola si ferma per riflettere sulla Custodia del Creato. L'appuntamento è alle 19, a Cimitile, presso le Basiliche paleocristiane, per vivere, con il vescovo Francesco Marino, una veglia di preghiera. Alle 18, sarà inoltre possibile prendere parte ad una visita guidata al Complesso che ospiterà l'iniziativa.
«Ci ritroveremo presso le Basiliche paleocristiane di Cimitile assieme al vescovo Francesco Marino - racconta don Giuseppe Autorino, direttore dell’Ufficio di pastorale sociale e lavoro diocesano - Vogliamo anzitutto pregare insieme, per
chiedere perdono se in passato siamo stati insensibili al nostro impegno di cristiani che include la custodia del creato, dono di Dio per noi. La responsabilità verso la casa a noi donata non è un dettaglio ma rappresenta un dovere inderogabile. Saranno presenti anche gli studenti di alcune scuole del territorio, proprio perché anche nelle nuove generazioni si prepari un futuro diverso».
La Chiesa di Nola, comunque, è già da tempo impegnata su questo fronte. «Posso affermare che la sensibilità verso la custodia del creato - continua don Autorino - rappresenti una realtà abbastanza solida nella nostra diocesi, grazie all’opera di tanti pastori e laici che si sono impegnati molto per la formazione delle coscienze. Devo dire grazie al nostro vescovo Francesco, che sempre sostiene l’opera della pastorale sociale diocesana».
A Pompei vescovi e presbiteri per riflettere sul rapporto tra educazione e custodia del Creato
Don Giuseppe Autorino, però, è anche referente per il settore Problemi sociali e custodia del creato della Conferenza episcopale campana, dunque è tra quanti hanno lavorato in modo diretto all’incontro ecclesiale tenutosi ieri, 28 settembre, a Pompei, quando vescovi e presbiteri campani si sono ritrovati per riflettere sul tema "L’educazione alla custodia del creato nelle nostre comunità, secondo gli orientamenti dell’Enciclica Laudato si’".
«Sono molto contento della partecipazione di ieri - sottolinea Autorino -. Se vogliamo custodire la nostra casa comune siamo tutti chiamati ad acquisire stili di vita alternativi a quelli cui stiamo stati abituati fino ad ora. Proprio per questo,
l’incontro di ieri è stato caratterizzato dalla presentazione di un sussidio catechistico incentrato sui temi della Laudato sì’. Si punta sulla formazione, in particolare degli adulti e ci si apre a un percorso che speriamo porti frutti buoni».
Un sussidi catechistico ispirato alla Laudato si'
«L’educazione alla custodia del creato, alla giustizia e alla pace, - si legge nella presentazione a firma dei Vescovi della Campania - deve entrare nel tessuto ordinario delle nostre comunità, cioè nei cammini di fede, a cominciare dalla predicazione e dalla catechesi dei ragazzi. Siamo convinti che, se questo non avviene, la custodia del creato sarà lasciata alla sensibilità di alcuni e sarà un tema di élites ecclesiali. Purtroppo questo già avviene, dal momento che la Laudato si’ è conosciuta, letta ed apprezzata più nel mondo cosiddetto “laico”, che in quello ecclesiale».