A Cimitile la radice delle cose di Prisco De Vivo

Nella splendida cornice delle basiliche paleocristiane la presentazione dell'ultimo libro dell'artista campano, curato da Rosaria Ragni Licinio

Sarà la splendida cornice paleocristiana della Basiliche di Cimitile ad ospitare, sabato 28 ottobre, alle ore 18:00, la presentazione de La radice delle cose (Mimesis edizioni) di Prisco De Vivo, poliedrico artista campano che, con la curatela della poetessa e giornalista Rosaria Ragni Licinio, ripercorre la sua vita creativa attraverso le interviste rilasciate dal 1995 al 2020.

Il segno e la voce di un artista poliedrico

La ricerca dell'origine di tutto e della verità, che ancora caratterizza la poetica di De Vivo, emerge con forza nelle pagine di questa singolare raccolta in cui non manca la presenza di alcune poesie dell'artista che si è misurato, negli anni, con ogni sorta di materia, compresa la parola.

«Il segno e la voce sono le cifre che rendono identificabile un artista. Il segno e la voce di Prisco De Vivo sono entrati a pieno titolo nelle vite di coloro che l’arte la vivono quotidianamente in quanto “addetti ai lavori” o semplici fruitori - si legge nella sinossi de La radice delle cose - Questo libro definisce la figura eclettica di De Vivo attraverso una raccolta delle sue numerose interviste rilasciate dal 1995 al 2020. Tra gli intervistatori ritroviamo non solo numerosi giornalisti, ma anche esponenti della cultura, che rappresentano i linguaggi e i punti di vista attraverso cui la personalità complessa dell’artista e dell’uomo è messa a nudo. In queste conversazioni si parla di arte, di tecniche e materiali, di filosofia, di religione, di poesia e società: temi importanti che propongono spunti continui per nuove riflessioni. A supporto delle interviste il volume contiene una serie di fotografie, testimonianze di scambi epistolari con esponenti del mondo dell’arte contemporanea e immagini dell’artista nel suo studio e delle sue opere. In queste pagine il lettore potrà godere anche della lettura di alcune poesie di De Vivo, che sono in stretta connessione con le sue opere pittoriche e scultoree, in un percorso che esplora i vari linguaggi dell’arte, compreso il design, per ricondurre il tutto a un unico “sentire”. La radice delle cose è un testo peculiare nel suo essere a metà tra una raccolta di interviste e un catalogo d’arte; un testo utile per scoprire il pensiero profondo che genera ogni atto creativo».

Alla presentazione - promossa dalla Fondazione Premio Cimitile, nell’ambito del progetto “La letteratura incontra il territorio” -  interverranno: Filomena Balletta, sindaco di Cimitile; Simone Rozza, sindaco di Quadrelle; Elia Alaia, presidente dell’Associazione Obiettivo III Millennio; Lello Russo, attore; Annibale Rainone, critico e poeta; Carlangelo Mauro, studioso e poeta. Coordinerà: Felice Napolitano, presidente della Fondazione Premio Cimitile.

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Chi è Prisco De Vivo

Pittore, scultore, poeta e designer, Prisco De Vivo opera presso Lucis - Art Studio Gallery, il suo atelier irpino. Come artista visivo ha esposto in Italia e all'estero, in spazi pubblici e privati.

Nato a Napoli nel 1971, già all'inizio degli anni Novanta, De Vivo inizia la sua attività artistica. Nel 1998 comincia la sua collaborazione con la Galleria Mimmo Scognamiglio di Napoli, che presenta il suo lavoro, articolato in cicli, presso Arte Fiera di Bologna, Art-Cologne e Art-Brussels.

Ha esposto in Italia, Germania, Svizzera, Finlandia, Nizza, New York e Argentina, in gallerie private e in spazi pubblici. Le sue opere sono in importanti collezioni italiane ed estere; fra i tanti, hanno scritto di lui: Lorenzo Canova, Vitaldo Conte, Maurizio Cucchi, Michel Dansel, Alberto Dambruoso, Gillo Dorfles, Janus, Francesco Gallo Mazzeo, Rubina Giorgi, Gustav Krefeld, Wanda Marasco, Carlangelo Mauro, Plinio Perilli, Gaetano Romano, Enzo Rega, Annibale Rainone, David Ross, Manlio Sgalambro, Leo Strozzieri, Massimo Sgroi.

Nel 2014 inaugura Lucis – Art Studio Gallery, a Quadrelle, all’interno del Parco Regionale del Partenio (Avellino), nel suggestivo territorio boschivo del torrente Vallelonga: studio e atelier, Lucis è anche luogo di contaminazione che germina suggestioni di realtà trascendenti per chiunque ne attraversi liberamente gli spazi, configurandosi come un vero e proprio laboratorio dell’evanescenza e della ricerca artistica contemporanea.

Come scrittore ha pubblicato: per le edizioni Il Laboratorio, Dell’amore del sangue e del ricordo, con prefazione di Plinio Perilli e postfazione di Raffaele Piazza (2004) e Ad Auschwitz, con prefazione di Enzo Rega e postfazione di Antonella Cilento (2009); per Marcus Edizioni, nel 2008, Dalla penultima soglia, con prefazione di Marcello Carlino; nel 2020, per le edizioni Ripostes, il saggio illustrato Rubina Giorgi. Sacrificio per la parola, con una postfazione di Giorgio Maria Cornelio; nello stesso anno, con Sandro Montalto ha curato Speciale Poesia Campania 1-2019 (La clessidra, Edizioni Joker); nel 2022 pubblica la sua ultima raccolta di poesie dal titolo Una bocca di Rosamiele, per Ensamble Edizioni, con una prefazione di Vincenzo Frungillo.
Nel 2009, alla raccolta Il lume della follia si è classificata al secondo posto alla XXIII edizione del Premio Nazionale Minturnae, l’opera sarà poi pubblicata da Oèdipus Edizioni nel 2020, con la prefazione di Alfonso Guida. 

Componimenti di De Vivo sono in diverse antologie, tra le quali Melodia della terra, 2006 (Crocetti Editore) a cura di Plinio Perilli, e da napoli / verso. Lo Schermo d’Ingegno, 2007 (Kairos Editore) a cura di Antonio Spagnuolo e Stelvio Di Spigno.

Recensioni della sua poesia sono su Poiesis, Risvolti, La clessidra, Pagine, Gradiva, La Mosca di Milano, Secondo Tempo, Capoverso, Nazione Indiana, Poesia, Repubblica, La Stampa, Il Mattino, Sinestesie, Zeta, Cenobio, Trimbi, Clandestino, Graphie, Poeti e Poesia, Frequenze Poetiche, Anasyrma.

Ha collaborato a diversi periodici e riviste d’arte e letteratura, italiane e straniere, cartacee e on line e tuttora collabora stabilmente a riviste quali Ghaphie, Frequenze Poetiche, La Clessidra e a blog letterari come Nazione Indiana e La poesia e lo spirito.Ha scritto poi saggi su Pier Paolo Pasolini, Dario Bellezza,  Remo Pagnatelli, Camillo Capolongo, Guido Ceronetti, Rubina Giorgi.

È presente a mostre di poesia visuale e a reading poetici, promuovendone talvolta anche l’ideazione e l’organizzazione.





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