Proprio oggi, i giovani della comunità parrocchiale Sacro Cuore di Pontecitra, frazione di Marigliano, sono partiti per il Summer Camp 2021 che si svolgerà presso la parrocchia Stella Maris a Marina di Lesina (Foggia): un'esperienza di autogestione che coinvolge anche molti nuclei familiari e che giunge al termine del campo parrocchiale Estate Insieme, iniziato il 26 giugno e conclusosi il 30 luglio.
Due mesi di impegno - tra estate ragazzi e campo estivo - e quasi novanta bambini convolti insieme alle loro famiglie, per confrontarsi sul tema Vivere a colori.
E di vita, il campo estivo, a Pontecitra, ne porta tanta, come emerge dal racconto dei coordinatori delle due esperienze, costruite dal parroco don Ciro Toscano, intorno a valore della piena corresponsabilità.
Che valore hanno l’Estate ragazzi e il Summer Camp per la comunità parrocchiale di Pontecitra e per il territorio che essa cura?
L’inizio dell’Estate ragazzi per il quartiere è l’inizio dell’estate perché oltre alle attività diurne ci sono le serate a tema alle quali tutto il quartiere è invitato. Inoltre ogni sabato abbiamo svolto attività itineranti, spostandoci in vari punti del quartiere, organizzando gare di gessetti, giochi d’acqua, cura delle aiuole, così da poter raggiungere anche le persone che non possono spostarsi di casa. Ora l’impegno prosegue con il Summer Camp che potrebbe sembrare la chiusura delle attività estive invece è l’occasione per tracciare il solco per tutto quello che ci sarà nei prossimi mesi: raccogliamo i frutti dell’Estate Ragazzi e coinvolgendo le famiglie come parte attiva proviamo a far crescere la collaborazione con queste realtà che sono fondamentale luogo formativo di vita e fede di una comunità parrocchiale.
Tanti anche gli educatori coinvolti, nel pieno rispetto della normativa anticontagio ma anche della carta di collaborazione educativa: cos’è questa carta e perché è così importante?
La carta indica le fondamenta su cui si basa l’Estate ragazzi della nostra parrocchia: autenticità e cura delle relazioni e una sincera ricerca del volto di Dio. Il nostro motto è Impariamo dai bambini a essere grandi: la nostra attenzione è alla dimensione sociale dalla prospettiva dei ragazzi quali portatori di valori, di diritti, di esperienze; miriamo a fare in modo che proprio i ragazzi possano scegliere il buono e il bene senza dover soccombere alle difficoltà ambientali; lavoriamo perché possano essere testimoni di speranza, vita vera e lievito per tutti, anche in una realtà non semplice quale Pontecitra.
Sono esperienze per tutti non solo per chi ha la possibilità economica di pagare la quota di partecipazione, giusto?
Sì. Anche se è stabilita una quota simbolica sia per la partecipazione all’Estate ragazzi che per il Summer camp, il pagamento avviene in maniera libera: il parroco segue caso per caso tutte le eventuali problematiche gestendole senza far trasparire nulla verso l’esterno, creando un ambiente inclusivo.
La realtà quotidiana, possiamo dire, sia al centro di queste esperienze estive, soprattutto la realtà familiare: quanto è importante questo?
La Chiesa è la famiglia delle famiglie. Il ruolo della famiglia è importantissimo nella vita di ciascuno di noi perché è essa che ci sostiene nei momenti di difficoltà, ci accompagna, ci consiglia, ci aiuta a prendere decisioni, ci corregge, ci tiene la mano nelle varie fasi della vita. Il coinvolgimento della famiglia è importante perché la fa uscire dall’isolamento in cui è portata a chiudersi, aiutandola ad aprirsi all’esperienza della condivisione, dell’accoglienza e della comunità. La realtà familiare diventa punto di partenza di tutte le attività parrocchiali, non solo quelle estive che stiamo vivendo. L’amore che circola nella famiglia è messo a servizio di tutti per costruire e creare un bene condiviso anche con chi non ha una propria famiglia solida alle spalle…fare esperienza di una famiglia allargata con al centro Cristo.
I giovani sono stati coinvolti alla pari, posti accanto agli adulti per realizzare i campi: ha funzionato?
Sì, braccia giovani, nuove energie, entusiasmo, voglia di vivere si avvalgono di esperienza, conoscenza e saggezza degli adulti. La cosa importante è lo spirito di servizio e di amore verso il prossimo. Come ripete don Ciro, negli incontri di preparazione: «Pensate di avere sempre Cristo davanti ai vostri occhi».
Non saranno mancate difficoltà, quali e come le avete affrontate?
Ci siamo seduti intorno al tavolo diventando tutti nello stesso tempo ultimi e primi, cercando di mettere luce sulle difficoltà senza cercare un colpevole ma il modo migliore per evitare gli stessi errori e trarre il buono dalla difficoltà vissuta.
Sia l’Estate ragazzi che il Summer Camp sono anche possibilità per continuare o iniziare un cammino di fede: come avete coniugato annuncio e gioco?
Tutte le attività sono state pensate e costruite con la stretta collaborazione tra il parroco, gli educatori dei gruppi parrocchiali ma soprattutto dando ascolto ai giovani, alla loro voce, alla situazione familiare, ai loro bisogni e necessità non escludendo niente e nessuno. Questa collaborazione ed il continuo ascolto ha dato vita ad una vera e propria esperienza impastata dall’inizio di fede, gioco e testimonianza.
L’Estate ragazzi è finita, ora vi attende il Summer Camp, sarete più di cento a prendervi parte: cosa vi aspettate?
Tanto impegno, lavoro, responsabilità, difficoltà, incomprensioni ma con la certezza e la consapevolezza, visto che siamo alla seconda esperienza, che tutto sarà superato avendo nel cuore amore, gioia e carità. Continuamente caricati dalla preghiera e alimentati dall’Eucarestia che non mancheranno mai, avremo momenti di relax, spensieratezza, riflessione, libertà, sorrisi e bene fraterno.
