I Cinema indipendenti, diversi in Campania, appartengono a storiche famiglie proprietarie di cinematografi che utilizzando massimo cinque sale e prezzi del biglietto sempre contenuti non si sono agglomerate ai colossi dell’industria cinematografica. Agostino Orefice è il proprietario del Cinema indipendente Multisale Eliseo a Poggiomarino. Nell’intervista ad Agostino emerge un grido di sofferenza per una chiusura forzata del suo Cinema a causa del Covid ma allo stesso tempo viene fuori un grido di speranza e desiderio di riaprire quanto prima.
Avevamo intervistato Agostino anche a Gennaio, per inDialogo. Ecco l'intervista.
«Senza aiuti il cinema diventerà un bene di lusso»
Preferisco chiudere piuttosto che far diventare il mio cinema un privilegio»: questo è il grido di sofferenza ma anche di speranza di Agostino Orefice, proprietario di terza generazione del Cinema indipendente della sua famiglia, il Multisala Eliseo di Poggiomarino. «La mia è stata una scelta coraggiosa non riaprire in estate – ricorda Agostino - I primi sostentamenti sono arrivati tra settembre e ottobre. Sono riuscito a pagare le spese che ci sono comunque, con i guadagni del periodo natalizio precedente al primo lockdown».
I Cinema indipendenti, diversi in Campania, appartengono a storiche famiglie di cinematografi che con massimo cinque sale e prezzi del biglietto non si nono lasciate fagocitare dai colossi dell’industria cinematografica. Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha firmato tre decreti per i settori del cinema e dello spettacolo dal valore complessivo di 55 milioni di euro, 25 dei quali di ristori per le imprese di distribuzione cinematografica. Ma non basta e gli esercenti campani del comparto cinematografico ascoltati sia dall’Anec (Associazione nazionale esercenti cinema) sia dall’ Unione regionale Agis Campania (Associazione generale italiana dello spettacolo) si fanno sentire come spiega Agostino: «Abbiamo ricevuto il contributo a fondo perduto e anche uno specifico per la nostra filiera abbastanza sostanzioso ma si tampona sempre. Chiediamo accompagnamento del comparto pubblico, riduzione del distanziamento fisico per rispettare le richieste delle grandi distribuzioni e le norme di sicurezza. Con il distanziamento perdo più del 50% dei posti».
Agostino Orefice è il
proprietario di un
multisala indipendente
a Poggiomarino: attende
con ansia la riapertura
ma chiede seri interventi
di Stato e Regione
Una riapertura che non può essere localizzata: «L’apertura locale sarebbe un azzardo - sottolinea Agostino - Le case di distribuzioni non faranno uscire un film solo in Italia se gli altri paesi hanno le sale chiuse, immagina a livello locale». La sopravvivenza dei cinema dipenderà molto dall’esclusiva della sala: «La nostra speranza è di mantenere l’esclusiva al Cinema rispetto alle piattaforme streaming con cui si sta cercando di collaborare». Le richieste, dunque, sono chiare così come la voglia di riaprire: «Vogliamo lavorare e chiediamo che sia data importanza al cinema come luogo culturale, di impegno e di svago. Ci devono accompagnare anche dopo aver riaperto dandoci la certezza di restare aperti».
Agostino chiarisce che c’è un’unità di intenti tra gli esercenti campani e un messaggio arriva anche alla Regione: «Ci aspettiamo aiuti anche a livello regionale. Bisogna rivedere i requisiti soprattutto per i cinema indipendenti che sono stati sempre promotori della cultura. Aiutarci affinché il cinema non diventi un lusso ma rimanga popolare. Non abbiamo intenzione di alzare i prezzi dei biglietti, anzi io come altri siamo pronti ad applicare sconti alle famiglie che desideriamo tanto riportare nelle sale». Un periodo che il comparto cinematografico ricorderà a lungo: «Il cinema si ricorderà di questa chiusura così prolungata – conclude Agostino - Anche nel periodo di guerra si lavorava».