Celebrare e sperare abbracciati dall'arte

La tappa del tour di inDialogo presso la parrocchia San Michele Arcangelo a Somma Vesuviana, lo scorso 20 giugno

Un pezzo di storia del Mezzogiorno: la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Somma Vesuviana è un gioiello architettonico e non solo. É difficile non restare rapiti dai tappeti maiolicati che ricoprono il pavimento delle sei cappelle, dalla volta maestosa e dalle tele che adornano l’edificio religioso.

A farci da Cicerone c’è il parroco don Nicola De Sena che ripercorre, passo dopo passo, le vicende storiche della chiesa: «É sorta alla fine del ‘200 per volere del sovrano Carlo d’Angiò ed è da sempre un grande scrigno di opere d’arte. Vivere la celebrazione qui è suggestivo perché si santifica la festa del Signore mentre si è avvolti dall’arte. La grande storia è transitata in questo edificio, nel corso dei secoli ha infatti ospitato diversi ordini come i domenicani, i carmelitani e infine i redentoristi intorno al XIX secolo. Ognuno di questi ordini ha lasciato la sua impronta indelebile con le opere d’arte che custodiamo e speriamo di riuscire di trasmettere».

Altare maggiore parrocchia San Michele a Somma Vesuviana

Don Nicola deve congedarci perché a breve inizia la messa e deve raccogliersi. La sua omelia parte dalla vicenda di Giona e del mostro antropofago che restituisce un uomo alla riva. Una riva che ritorna anche nel vangelo domenicale e che corrisponde a «una zona della Galilea quasi totalmente pagana e che bisogna attraversare mentre infuria la tempesta. I discepoli come Giona dicono di sì, ma malvolentieri. Anche noi siamo così davanti alla richiesta del Signore di attraversare verso l'altra riva, di andare oltre i nostri limiti. E quando ci troviamo nella tempesta, anche noi tendiamo a chiedere: 'Signore, ma non ti importa?'. Il Signore c'è, siamo noi che non ci fidiamo di lui, non gli consentiamo di guidarci verso una vita diversa. Siamo noi a non credere che il suo amore ci protegge, che seda le tempeste che attraversiamo. Un amore che rafforza il nostro impegno al cambiamento, un amore che è grazia».

Battesimo presso la parrocchia San Michele di Somma Vesuviana

Al termine della celebrazione c’è spazio per incontrare Emanuel ed Emanuela, una coppia che, come tante, ha dovuto rinviare il matrimonio nel 2020 e che si sposerà in settimana. In questo chiostro silenzioso che la Chiesa sembra proteggere, ci suggeriscono due parole sulle quali riflettere. Per Emanuel è 'speranza': «Non ci aspettavamo, certo un evento come la pandemia. Abbiamo dovuto rinviare i nostri progetti. Però non abbiamo mai perso la speranza e la data del matrimonio rappresenta qualcosa che volevamo con tutta la nostra forza». Emanuela sceglie invece la parola 'famiglia': «un valore nel quale crediamo tantissimo e che, grazie all’aiuto di don Nicola, abbiamo cementato giorno dopo giorno». 

Emanule e Emanuela

Lasciamo la parrocchia di San Michele Arcangelo con la sensazione di aver vissuto una splendida domenica mattina nella fede, nell’arte e nell’amore di Emanuel ed Emanuela.

Sulla strada del ritorno, pensiamo già alla prossima tappa. Ormai, non c’è più bisogno di rivolgervi la domanda: domenica 4 luglio scoprirete dove andremo.

Messa a San Michele a Somma Vesuviana




Questo sito web utilizza i cookie
Questo sito o gli strumenti di terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
design komunica.it | cms korallo.it.