a cura di due giovanissime di Ac della parrocchia Maria SS della Stella
Siamo Marilena e Rossella, giovanissime di Azione Cattolica, presso la parrocchia Maria SS. Della Stella di Nola. Dal 24 al 26 luglio abbiamo vissuto il campo associativo in parrocchia, dedicato alla tematica del 'dono'.
Due esperienza le nostre, diverse ma simili allo stesso tempo.
Io, Marilena, sono da tanti anni che sono in Ac, ma solo da poco ho iniziato a partecipare ai campi diocesani, esperienze tutte indimenticabili.
Quest’anno nella sfortuna della situazione covid-19, abbiamo creato una gran bella storia da raccontare, tutta a misura parrocchiale, ma sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza. Invece io, Rossella, ho preso parte per la prima volta ad un campo associativo dato che proprio quest'anno ho iniziato a frequentare l'Ac: è stata un’esperienza fantastica durante la quale ho conosciuto persone nuove e molto gentili, che mi hanno fatto subito sentire a mio agio per l’intesa creatasi.
In questi giorni trascorsi con i nostri educatori - la domenica poi si sono aggiunti il gruppo giovani e gli adulti - entrambe abbiamo capito che ricevere un dono significa avere un tesoro da preservare, nulla è scontato. La testimonianza di Gennaro, papà del piccolo Raffaele, affetto da una rara patologia, ci ha segnato molto, ci porteremo per sempre dentro le sue parole e la scelta sua e della moglie Tina: amare Raffaele a prescindere dalla malattia, perchè è per loro un dono. Amarlo nonostante le difficoltà e lo scoraggimento di alcune giornate. Amare lui e la sorellina Gaia che è in arrivo. «Io e Tina - ha detto Gennaro - abbiamo scelto di avere un secondo figlio per dare spazio alla vita».
Con l'aiuto di don Filippo, il nostro parroco, ci siamo guardate dentro e abbiamo scoperto la ricchezza delle nostre giornate: anche il tempo, come la vita è un dono. Tempo da donare agli altri, e anche a Dio. Donando impariamo a fidarci, proprio come a fatto Abramo, la cui figura ci ha guidato in questi tre giorni: egli non vide mai tutta la sua discendenza ma si fidò di Dio che gliela aveva promessa dicendogli “guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle. Tale sarà la tua discendenza”.
Abramo ha avuto fede, e anche Gennaro e Tina hanno tanta fede in Dio, «che sentiamo - ha detto Gennaro - sempre vicino». Anche la fede è un dono, e i nostri educatori ci hanno fatto soffermare a lungo anche sulla cura che ne abbiamo. Abbiamo vissuto anche un momento di deserto e poi ripensando alla nostra vita abbiamo provato a disegnare la nostra costellazione, fatta dei nostri doni interpretati come nostre stelle. Loro possono essere le nostre bussole, possono ricordarci di alzare gli occhi al cielo, quando tutto sembra buio.