a cura di Giuliano Grilli
referente per il Sovvenire diocesano
Domenica 22 novembre la Chiesa cattolica celebrerà la Solennità di Cristo Re e la nostra Chiesa diocesana sarà in festa per l'ordinazione diaconale di Luigi e Vladimir. Ma nella stessa data la Chiesa italiana invita tutte le parrocchie a celebrare la Giornata nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti.
Non si tratta di una semplice ricorrenza né un anniversario da ricordare ma un'occasione speciale per riflettere su un aspetto importante della vita della Chiesa: il ruolo fondamentale dei sacerdoti che il Signore ha posto alla guida delle nostre comunità ed il loro sostentamento. È un momento in cui prendere coscienza che la nostra appartenenza alla Chiesa si esplica anche attraverso la condivisione responsabile del suo sostegno economico, a cominciare da quello dei sacerdoti. Questa tensione pastorale non può riguardare solo il Sovvenire perché siamo tutti chiamati a fare la nostra parte, ciascuno nell'ambito del proprio ministero, in nome di una corresponsabilità ecclesiale che è fondamento della comunione.
In questi giorni il gruppo diocesano ed i 65 referenti parrocchiali presenti in diocesi stanno organizzando nelle parrocchie di appartenenza la Giornata di sensibilizzazione ma questo non basta perché occorre che tutta la Chiesa di Nola sua pervasa da questa sensibilità pastorale. Lo attestano i dati ricevuti dalla CEI: appena 7.000 euro donati lo scorso anno dai fedeli della nostra diocesi per i sacerdoti a fronte di un fabbisogno di poco inferiore ai 2 milioni di euro. È doveroso, inoltre, prendere coscienza di quello che ci aspetta nel prossimo futuro a causa dell'emergenza sanitaria e della crisi economica che stiamo vivendo in questo tempo. Il gettito nazionale Irpef, a partire dal prossimo anno, sarà fortemente ridotto con un riflesso determinante sull'8xmille e sulle somme destinate alla Chiesa italiana. E poiché i fondi che la Cei riceve ogni anno sono primariamente utilizzati per il sostentamento dei sacerdoti, nei prossimi anni la quota destinata alle opere di Carità, al Culto e alla Pastorale potrebbe diventare irrisoria de non addirittura azzerarsi considerando che il legittimo sostegno dei 34 mila sacerdoti italiani e dei missionari richiede oltre mezzo miliardo di euro. Ecco perché è necessario che aumentino in maniera consistente le offerte liberali che attualmente coprono appena il 2% del fabbisogno nazionale.
È questa la premura maggiore che sta accompagnando l'azione pastorale del Sovvenire ed è in questa direzione che sarà rivolto l'Appello ai fedeli domenica prossima.
Anche il giornale diocesano inDialogo, come lo scorso anno, si fa portavoce di questo appello. I nuovi abbonati, potranno contribuire al sostegno dei sacerdoti proprio abbonandosi: il 50% del costo dell'abbonamento sarà devoluto all'Istituto per il Sostentamento clero diocesano. Qui le informazioni principali: inDialogo insieme ai sacerdoti
Ecco il testo dell'appello che sarà letto domenica 22 in tutte le parrocchie
Oggi tutte le parrocchie italiane celebrano la “Giornata Nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti”. Non è una semplice ricorrenza né un anniversario da ricordare. E’, invece, un’occasione per riflettere su un aspetto importante della vita della Chiesa: garantire ai sacerdoti la legittima remunerazione perché possano vivere in maniera sobria e dignitosa. È doveroso sfatare una leggenda: al sostentamento dei sacerdoti non provvedono né lo Stato né il Vaticano. Oggi siamo invitati a prendere coscienza che la nostra appartenenza alla Chiesa non è solo partecipare alle celebrazioni liturgiche, usufruire delle attività di formazione e chiedere l’amministrazione dei sacramenti; ma consiste nel sentirsi inseriti nella propria comunità ecclesiale e condividere responsabilmente anche il sostegno economico della Chiesa e quindi dei sacerdoti, secondo le possibilità di ciascuno. La Chiesa italiana, oggi, rivolge un appello a tutti i fedeli affinché si prendano cura dei loro sacerdoti.
Due domande importanti: come si attua oggi in Italia il sostegno economico dei sacerdoti e a quanto ammonta la remunerazione mensile di un sacerdote?
Il sostegno economico si fonda sulle offerte inviate dai fedeli all’Istituto Centrale di Roma che è collegato con gli Istituti delle diocesi italiane, il quale provvede a remunerare in maniera equa tutti i sacerdoti. Per avere un’idea sulla entità della remunerazione basti pensare che un sacerdote appena ordinato (dopo tanti anni di seminario e di studio) riceve circa 880 Euro mensili mentre un vescovo al termine della sua attività pastorale riceve circa 1.400 Euro. E non è prevista la tredicesima.
Un elemento importante alla base di questo Sistema è che il sostentamento dei sacerdoti non può essere affidato alle comunità di appartenenza perché la metà delle parrocchie italiane (circa 13.000) non supera i 1.000 abitanti e quindi non riuscirebbero a sostenere i propri sacerdoti. Ecco perché è stato ideato un Sistema che fa capo all’Istituto Centrale di Roma.
Qualche numero ci fa comprendere la gravità di questo problema:
- a livello nazionale le offerte dei fedeli coprono solo il 2% del fabbisogno
- a livello diocesano il totale delle offerte è di circa 7.000 Euro rispetto ad un fabbisogno di circa 2 milioni di Euro ed il numero totale delle offerte è pari a 200. I sacerdoti della nostra diocesi sono 179.
Stiamo vivendo un periodo molto difficile soprattutto a livello economico, ma siamo comunque chiamati a fare qualcosa, ciascuno secondo le proprie possibilità. Tante piccole offerte possono fare molto più di una grande offerta! Quello che conta di più è lo spirito con cui avviene la donazione come l’obolo della vedova descritto nel Vangelo!
Nei volantini che vi saranno consegnati all’uscita sono contenute tutte le informazioni e le modalità per inviare la propria offerta all’Istituto Centrale di Roma. Potete anche consegnare la vostra al parroco che provvederà ad inviarla a Roma insieme alle altre. Grazie.