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Questa mattina il vescovo Marino ha visitato i pazienti dell'Ospedale Santa Maria La Pietà di Nola per celebrare con loro l'eucaristia in occasione della Giornata mondiale del malato.
"La liturgia della parola - ha detto il vescovo durante l'omelia - oggi ci dice che tutto il creato è sorretto dalla parola di Dio che crea attraverso la sua parola, mette ordine, separa per ordinare, per creare armonia vitale. Il creato è sorretto dalla volontà di Dio e nella malattia Dio è presente come cura. Gesù è venuto per guarire, per sanare, per manifestare la prossimità di Dio, per manifestare la sua salvezza, per annunciare un regno di vita e di Grazia, il Regno di Dio. Gesù guarisce, non solo i corpi, ma soprattutto l'anima, scacciando il nemico della bontà della natura umana che è il demonio. La sua azione restituisce la vita. Perciò noi ci affidiamo a Gesù Cristo:, proprio come gli uomini e le donne del suo tempo: "E là dove giungeva, - leggiamo nel Vangelo di oggi - in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati" : Gesù sana, e noi lo sperimentiamo nell'eucaristia, un farmaco di vita, nutrimento per la nostra vita spirituale. Ecco perchè è importante far giungere l'eucaristia ai fratelli infermi. Oggi ricorre la festa della Madonna di Lourdes: quando la Madonna è apparsa a Bernadette ha chiesto la conversione e la penitenza, di lasciare il male e il peccato e ha dato un segno per aiutare il cammino di rinnovamento che il mondo doveva fare: le guarigioni, che sono un richiamo; Dio guarisce per intercessione della Madonna, una guarigione del corpo e dello spirito: le guarigioni sono un invito a camminare verso la guarigione spirituale, verso l'amore, per il compimento della vocazione alla carità, nell'impegno all'avere cura dell'altro, che anche Cristicchi ha cantato a Sanremo. Prendersi cura dell'altro è un impegno che viene dal profondo dello spirito, è un impegno alla solidarietà, a camminare verso l'amore mettendo al centro chi soffre, chi è più debole, per costruire il bene, aiutando il prossimo con la mitezza dello stile di Gesù".