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«Una festa che è annuncio e profezia, è l’aurora che preannuncia il giorno. Annuncia il meriggio pieno della redenzione dell’umanità che é salvata da Gesù Cristo. Maria stessa è salvata in previsione dei meriti di Cristo e del suo mistero Pasquale. Lei fu immune dal peccato delle origini, lei è resa grazia e rimane splendore di ogni splendore e santità. È la piena di grazia, preannuncia Cristo e il mistero della Chiesa, quella umanità nuova che da sempre Dio ha sognato. Lei è profezia, di più: è una parola che si adempie, segno di una umanità restituita per sempre all’amore di Dio. Guardando a lei siamo chiamati ad operare perché questo mistero si compia, lei è chiamata ad essere la madre, noi ugualmente chiamati perché si possa manifestare a tutti che è dono di Dio. Ognuno di noi è oggetto di questa benevolenza e amore di Dio, chiamati ad essere santi e immacolati, chiamati ad essere pieni dell’amore di Dio. Cosi penso la mia e la vita di ogni Cristiano, la vita di chiamati ad essere santi e immacolati».
Così il vescovo Francesco durante la celebrazione di questa mattina, al termine della quale ha salutato con affetto l'Azione Cattolica che oggi vive la Festa dell'adesione, rivolgendo un pensiero speciale ai giovani dell'associazione.