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“Inauguriamo l’anno guardando la bellezza”. Questo il titolo del primo evento del 2019 promosso a Nola dall’Ufficio per i Beni culturali diocesano e dall’associazione Meridies: un itinerario d’arte che giovedì 3 gennaio partirà alle 18.30 dal Salone dei Medaglioni del Palazzo vescovile per concludersi presso la chiesa di San Biagio.
Una passeggiata tra le stanze ricche di meraviglie del Museo diocesano per poi giungere alla chiesa di piazza del Gesù, dove sarà possibile visitare le tombe della famiglia Albertini e gli straordinari affreschi del campanile, sui quali recenti studi hanno portato nuova luce.
«Un evento - ha dichiarato la responsabile dell’Ufficio Beni Culturali, Antonia Solpietro - che mira, ancora una volta a promuovere l’arte e la cultura del nostro territorio e della nostra Chiesa locale, dimostrandone la centralità sulle rotte delle vie dell’arte nei secoli passati».
In via del tutto eccezionale, il percorso consentirà di ammirare la Santa Lucia del Convento di Santa Croce, dipinto su tavola proveniente dalla chiesa del Castello di Cicala, datato 1430 e attribuito al portoghese Alvaro Pirez, tra le migliori firme del gotico internazionale di stampo fiorentino.
Una visita imperdibile quella del 3 gennaio: la Santa Lucia, infatti, nei giorni successivi, lascerà la diocesi per essere sottoposta a restauro presso i laboratori dell’Università Suor Orsola Benincasa. L’intervento mira a riportare all’antico splendore il dipinto in vista della grande mostra “Il Rinascimento visto da Sud. Matera, l’Italia meridionale e il Mediterraneo tra ‘400 e ‘500” che si terrà nella Città dei Sassi, a Palazzo Lanfranchi, dal 19 aprile al 9 agosto 2019.
In quella occasione infatti il capolavoro del pittore lusitano sarà esposto insieme all’Annunciazione di Cristoforo Scacco (1490 ca) e al Crocifisso del Maestro di Nola (anche conosciuto come Maestro di Ladislao di Durazzo), provenienti rispettivamente dalle chiese nolane del Collegio e del Gesù. L’esposizione di Matera, curata da Dora Catalano, Matteo Ceriana, Pierluigi Leone de Castris e Marta Ragozzino e organizzata dal Polo Museale Regionale e dal Museo Nazionale d’Arte Moderna e Medioevale della Basilicata, vedrà dialogare ben 180 opere provenienti dai principali luoghi di produzione artistica del bacino mediterraneo, nel XV e XVI secolo.