News
"Bello stamattina ritrovare una chiesa giovane nel grembo di una chiesa parrocchiale, possiamo ricordarci che c'è una madre ci genera e cresce nella fede - ha detto il vescovo Francesco durante la celebrazione eucaristica che ha concluso la Gmg diocesana Nola-Acerra -. E in comunione viviamo questa Eucaristia, in profonda comunione con tuti i giovani del mondo, non solo con quelli a Panama. Una celebrazione in continuità con la veglia che avete seguito questa notte in diretta la Veglia. Avete ascoltato testimonianze di giovani che si sono raccontati al Papa il quale ha sottolineato la bellezza di queste storie alla luce dell'appartenenza a Gesù, dell'aver accolto Dio nella propria vita, come Maria, del donarsi come lei. 'Appartenete a Cristo' ricorda San Paolo nella Lettera ai Corinzi che abbiamo ascoltato: tutti parte di un solo corpo pur nella diversità dei doni suscitati dallo Spirito. Vorrei che prendessimo tutti coscienza di avere come ragione profonda di vita Gesù Cristo, che ci unisce. Dov'è Gesù oggi, dove possiamo toccarlo, vederlo? La parola ci dice che Cristo siamo noi, noi siamo il suo corpo. Nella misura in cui noi cresciamo in consapevolezza dell'appartenenza a Cristo, degli uni gli altri, prendiamo parte ad un grande sogno di vita. Un sogno che è già in noi, che già ci appartiene. Anche la prima lettura ci ricorda che siamo una cosa sola: richiamando la centralità della Parola ci ricorda la centralità di Cristo. Oggi c'è il rischio come ha detto il Papa che da cristiani siamo stanchi di sperare, come gli ebrei al tempo di Neemia. Per alimentare la speranza dobbiamo riandare alla Parola. Come Maria, che disse: 'Avvenga di me secondo la tua parola" e seguendo lei, la giovane Maria, seguiamo la Parola, dicendo il nostro sì con tutto lo slancio del nostro cuore, ogni giorno. Il Vangelo di oggi di presenta Gesù è a Nazareth, a casa sua. Nella sinagoga dice: 'Lo Spirito del Signore è su di me". Quello spirito che scenderà sugli apostoli a Pentecoste. Ognuno di noi può dire' lo spirito del Signore su di me', da uomini e donne salvati, da uomini e donne capaci di profezia, denunciando e annunciando allo stesso tempo".
"Hanno detto di voi giovani che siete la prima generazione incredula - ha aggiunto al termine il vescovo Di Donna -. Questi giorni mi pare ci portino a ridimensionare quest'affermazione. Voi siete membra della Chiesa, siete Chiesa. La vostra partecipazione non serve per rendere la Chiesa più divertente. La vostra a presenza è importante per la trasmissione della fede. Fidatevi di Dio, e porte con voi le immagini e le parole di questi giorni. Il Vangelo di oggi ci presenta gli inizi della missione di Gesù: anche voi siete all'inizio della vostra vita, della vostra vocazione spesso difficile da realizzare...ma siate coraggiosi e non fatevi rubare i sogni. Grazie alla Chiesa di Nola che continua la tradizione di ospitalità di San Paolino. Dobbiamo camminare insieme ed è significativo che proprio la Pastorale giovanile continui in questa direzione".
Al termine della celebrazione ai giovani è stato consegnato un segno particolare: un piccolo pezzo di stoffa blu. Un pezzo che richiama il manto di Maria, sotto il quale ognuno può trovare posto e coraggio per continuare a camminare come discepoli di Gesù.