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Si è svolto questa mattina in Cattedrale, il Pontificale per l'Epifania del Signore, presieduto dal vescovo Francesco.
"Carissimi, - ha detto il vescovo durante l'omelia - ci è stato proclamato l'annuncio della Pasqua in questo giorno di luce spirituale che è l'Epifania del Signore. Nella tradizione è per noi un giorno legato ai doni, al segno caloroso e tenero del donare. Un segno da rileggere attraverso la Parola che oggi la liturgia ci propone: Dio il Salvatore dell' umanità si manifesta a questi uomini che non appartengo al popolo d'Israele; essi hanno investigato l'universo secondo le possibilità d'indagine nel tempo e hanno collegato la luce nuova apparsa nel cielo alla promessa del re dei Giudei. E vanno verso di lui, vanno verso quel popolo, e vanno a Betlemme per adorare quel bambino che è nuova speranza e gli portarono doni. Uomini di sapienza che si mettono in cerca, e nel loro cercare Dio si rivela. I Padri della Chiesa ricordano che essi non si mettono in cammino perché hanno visto, ma hanno visto perché si mettono in cammino, per andare in incontro al mistero, inteso come avvenimento che mostra Dio. Sono essi figure emblematiche per la nostra fede: ci rimandano alla responsabilità che in quanto cristiani abbiamo di incontrare quanti oggi sono alla ricerca di verità, di un senso. Uomini e donne che sono in cerca e che per questa ricerca, come i magi, sono disposti a sbagliare: ma l'errore non impedisce l'incontro con Dio. Noi come cristiani abbiamo il compito di farci compagni di viaggio di ogni uomo e donna che cerca, alla luce della coscienza, Dio. L'avvenimento di grazia che oggi celebriamo, il cui centro è Gesù, è un avvenimento che riguarda tutti i popoli: la festa di oggi è in questo senso universale. Dio per le genti entra nella storia umana, fatta anche di contraddizioni come ci ricorda la figura di Erode: ma in questa storia entra la salvezza, il mistero di Dio che trova il suo riverbero nel cuore dei credenti ma che è per tutti i popoli. La Chiesa, come ci ricorda la Lumen Gentium, è la luce di Cristo nel mondo, porta la sua luce a tutti: la luce mostrataci da un bambino, venuto a dare la vita perché noi fossimo salvati. Questa di oggi è una giornata missionaria, perché l'Epifania del Signore ci ricorda l'impegno che abbiamo, in quanto credenti, di continuare a portare nel mondo la luce di Dio".
Durante la celebrazione è stata annunciata la data della Pasqua. Riportiamo l'annuncio:
"Fratelli e sorelle carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno. Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza. Centro di tutto l'anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 21 aprile. In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte. Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi: Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 6 marzo. L'Ascensione del Signore, il 2 giugno. La Pentecoste, il 9 giugno. La prima domenica di Avvento, il 1° dicembre. Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei Santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore. A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.