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Anche la Chiesa di Nola si appresta a vivere, il prossimo 19 novembre, la Giornata mondiale dei poveri istituita da papa Francesco con la lettera «Misericordia et Misera», scritta a conclusione dell’ultimo Giubileo.
Il vescovo Francesco Marino ha invitato le comunità parrocchiali a vivere pienamente la Giornata, anche utilizzando il sussidio pastorale ufficiale predisposto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
"La nostra Chiesa di Nola - scrive il vescovo Marino - non può far cadere nel vuoto l’appello del Papa. Preannunziando altre ulteriori determinazioni tramite la Caritas diocesana, chiedo intanto fin d’ora ai parroci di costituire dei gruppi di lavoro che progettino le modalità per vivere intensamente la prossima Giornata Mondiale dei Poveri. Diamo spazio alla fantasia per esprimere al meglio l’attenzione e la vicinanza delle nostre comunità parrocchiali ai poveri".
Anche attraverso la Caritas diocesana, il vescovo di Nola ha voluto poi sottolineare l'importanza di prepararsi alla giornata del 19 novembre attraverso incontri che contribuiscano a far percepire "la povertà non come un’entità astratta, ma - citando il Santo Padre - come «il volto di donne, di uomini e di bambini sfruttati per vili interessi, calpestati dalle logiche perverse del potere e del denaro»".
La Caritas diocesana - che ha provveduto a consegnare a tutte le comunità parrocchiali l'invito del vescovo e l'opuscolo predisposto dal Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione - è disponibile, ha ricordato il vescovo, a supportare le Comunità nell’organizzazione e nel fornire maggiori dettagli.
Il 19 Novembre, - si legge sempre nella lettera - presso il centro Caritas don Tonino Bello, si terrà alle ore 19.00 la Celebrazione Eucaristica e, a seguire, un momento di condivisione con gli ospiti dei servizi caritativi della Caritas. Il 30 novembre, poi, presso il Seminario Vescovile di Nola, si svolgerà alle ore 20.00 una serata di beneficenza a sostegno del dormitorio e di sensibilizzazione degli amministratori locali rispetto alle povertà rilevate dai servizi caritativi.