Nel deserto il Signore donerà nuovi calzari

Il Messaggio del vescovo Marino per la Quaresima

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"In questa Quaresima, Chiesa di Nola: «Alzati e cammina», io camminerò con te". Inizia così il Messaggio per la Quaresima del vescovo Marino.

Un invito e una promessa allo stesso tempo: invito a non fermarsi e a continuare nell'annuncio; promessa di esserci nel cammino, per confermare la fede, per confermare la promessa di eternità del Signore.

Inizia la Quaresima, inizierà il 26 febbraio: il vescovo Marino presiederà la Santa Messa per il Mercoledì delle Ceneri, alle 19, presso la Cattedrale di Nola.

Giovedì 27 febbraio poi, presso il Seminario vescovile, alle 20, si svolerà un momento di preghiera promosso dalla Consulta delle Aggregazioni Laicali.

 

Questo il testo del Messaggio

 

Nel deserto il Signore donerà nuovi calzari

Mettersi innanzi al proprio peccato è una scelta difficile. Significa mettersi in discussione, significa entrare in crisi, significa provare dolore. E il dolore tendiamo ad evitarlo, a condannarlo: più facile condannare all’esilio il dolore per il bene non fatto che accoglierlo perché sia spinta per il bene che ancora può essere compiuto. Il dolore lo si evita. Non c’è infatti nessuna giustizia nella sofferenza, nel dolore. Nemmeno la fede può portare a giustificare il dolore. Può portare però ad accoglierlo come spazio del dialogo con il Signore. In pochi mesi, cara Chiesa di Nola, abbiamo insieme vissuto la perdita di tre presbiteri diocesani. Può forse sembrarci giusta la morte di don Alfonso, di don Franco e di don Giuseppe? No, non può.

Ma la fede ci viene in soccorso. La Parola ci indica la via. La liturgia di oggi, domenica 23 febbraio, ultima domenica prima dell’inizio della Quaresima, ci ricorda, con l’Apostolo Paolo, che siamo di Cristo, e che Cristo è di Dio (Cfr. 1Cor 3, 16–23). Quel Cristo che tra due domeniche contempleremo trasfigurato nella sua divinità, nel suo essere Dio (Cfr. Mt 17,1–9): ai tre discepoli spettatori, terrorizzati dall’evento, Gesù dirà: «Alzatevi, non temete». Disorientati, i discepoli si fidano della voce di Gesù: la relazione con lui li fa rialzare, li spinge ad alzare di nuovo lo sguardo, a riprendere il cammino che era tutt’altro che facile, verso Gerusalemme. Nella relazione con il Signore, anche il dolore diventa possibilità di vita, di bene, rivelando la sua sapienza: anche nel dolore il Signore parla, e ci invita ad «alzarci», a continuare il cammino perché anche se non comprendiamo, seguendo lui vivremo la Pasqua, avremo la vita eterna.

In questa Quaresima, Chiesa di Nola: «Alzati e cammina», io camminerò con te. Affronta il tempo che ci apre alla Pasqua pronta a lasciarti condurre nel deserto dal tuo Signore, perché rinnovi il tuo cuore. Lì racconta a lui le tue debolezze e affidagli ogni dolore. Non temere il dolore, nemmeno quello che viene dal peccato, affrontalo. Mettiti davanti a te stessa. Prega, digiuna e ricordati di chi vive in povertà: ama e lasciati amare, Chiesa di Nola. Lascia che il deserto fiorisca, lascia che il tuo Signore ti ponga nuovi calzari per continuare il cammino. «Alzati e cammina», non temere Chiesa di Nola, segui il tuo Signore sulla via della santità. Alzati, cammina e ricorda che sei di Cristo, Chiesa di Nola, sei di Dio, lui è il sigillo sul tuo braccio, il simbolo dell’autenticità della tua testimonianza, dell’eternità del legame con lui, della certezza che «le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo» (Ct 8,7).

 

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