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Per testimoniare vicinanza a quanti sono coinvolti e invocare in extremis una soluzione che possa scongiurare la chiusura permanente dello storico Salumificio Spiezia - sono a rischio 80 posti di lavoro - a San Vitaliano questa sera 29 maggio, alle ore 21, ci sarà una veglia di preghiera patrocinata dal comune di San Vitaliano, e promossa in collaborazione dall’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Nola, la parrocchia Maria SS. Della Libera di San Vitaliano, l’Azione cattolica, il Gruppo G.A.M., il Gruppo Padre Pio e la Caritas parrocchiale San Vincenzo De’ Paoli. Tante altre le associazione e i gruppi coinvolti nell’evento, tra queste l’Associzione Libera, la Pro Loco cittadina, il Forum dei Giovani, la Populorum Progressio Onlus, G.A.D. Radici.
Vescovo Marino: «Vicini a chi vive il dramma della disoccupazione»
La veglia inizierà presso la parrocchia Maria SS. Della Libera: da lì i partecipanti si porteranno in processione verso il Salumificio Spiezia dove si terrà il momento di preghiera. Anche il vescovo di Nola, Francesco Marino, sarà presente alla serata. «Questa del salumificio Spiezia, purtroppo, non è la sola vicenda problematica del nostro territorio – ha dichiarato il vescovo di Nola - Anche in altre città, proprio in questi giorni, i lavoratori vivono giorni d’angoscia per il futuro incerto che si prepara dinanzi a loro. Come Chiesa non abbiamo soluzioni tecniche da offrire, ma dobbiamo essere vicini a chi vive questo dramma e fare tutto il possibile affinché i responsabili del mondo imprenditoriale e istituzionale possano cercare tutte le soluzioni nell’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie. Senza lavoro non c’è dignità».
Il 3 giugno poi, alle ore 20, presso la Cappella del Seminario Vescovile di Nola si terrà la consueta veglia di preghiera per il mondo del lavoro guidata dal vescovo di Nola Francesco Marino e promossa dall'Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e e del Lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del Creato, assieme al Movimento Lavoratori Azione Cattolica (MLAC).
Un momento importante al quale sono invitate non solo le comunità parrocchiali e le associazioni diocesane, ma pure gli amministratori, i sindacati e gli imprenditori del territorio. «Il lavoro - hanno scritto i vescovi italiani nel loro messaggio del 1° maggio - ha una tale profondità antropologica da non poter venire ridotto alla sola, pur importante dimensione economica», ma «è sempre associato al senso della vita» .
Nell’anno in cui si svolgerà la 48^ Settimana Sociale dei cattolici italiani - a Cagliari dal 26 al 29 ottobre - sul tema i Vescovi evidenziano l’alto tasso di disoccupazione del nostro Paese (attorno al 12%, con punte vicine al 40% tra i giovani e vicino al 20% al Sud) ricordando che «il lavoro rimane una emergenza nazionale». Alla base, scrivono, resta «prima di tutto una questione di giustizia», poiché la mancanza di lavoro poggia su «una grave svalorizzazione» subita da questa «fondamentale attività umana». Il lavoro «non può mai essere ridotto a ‘occupazione’», ma serve «una conversione spirituale che permetta di tornare ad apprezzare l’integrità dell’esperienza lavorativa». Solo così, concludono i Vescovi, si potrà generare «quel ‘valore’ ,capace di integrare la dimensione economica» con quella «sociale e antropologica, di cui tutti oggi sentono il bisogno».