In Cristo possiamo ricostruire il bene perduto

Alcuni passaggi delle omelie per il Natale del vescovo Marino

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hiesa che si lascia irradiare dalla luce di Cristo, in grado di trasformare i nostri cuori. Luce che rinnova nell'oggi la nostra vita e la rende possibilità di salvezza. In Cristo siamo stati rivestiti della dignità di figli di Dio, siamo figli nel Figlio e dunque capaci, in virtù dello Spirito di Cristo, di imprimere a questo mondo un moto di rinascita: convertendo noi stessi, possiamo convertire il mondo; dalla nostra dignità di figli scaturisce una speranza nuova in questo mondo. Auguri carissimi fratelli e sorelle, contempliamo con i nostri occhi il Verbo fatto uomo, perché il mondo torni a sperimentare la possibilità di un rinnovamento radicale".

ificato da questo dono di Dio che ci chiama alla vita eterna, dandoci la dignità di figli. Vorrei che noi tutti ancora una volta sperimentassimo lo stupore e la bellezza di questa nostra fede: il Verbo si e fatto carne, Dio non è lontano, ma è vicinissimo, lui che si è 'annientato' nell'uomo. Dio è con noi, avvertiamo la potenza di questo annuncio che è la grazia di essere cristiani. Dio è in te caro fratello e sorella, è nella tua coscienza, nella tua capacità di amare, di scegliere il bene, di volere la verità e la giustizia, di perseguire con costanza con forza tutto quanto Egli ci ha comunicato venendo tra noi. E tutto questo non è solo per noi cristiani, ma per tutto io mondo. L'annuncio del Natale, che porta in sé la Pasqua del Signore, è annuncio di pace e sperenza. Dio integra in sé l'uomo con l'uomo. In Iraq, per questioni di sicurezza non hanno potuto celebrare il Natale: questo non generi in noi sentimenti di contrapposizione ma una maggiore volontà di costruire la pace, in Dio. Facciamoci costruttori di pace nel nome di Gesù. Questo è il Natale, questo è quanto da cristiani siamo chiamati a portare nel mondo. Cristo, il Figlio di Dio si è fatto carne, perché tutto di noi sta a cuore a Dio: per l'eternità. Facciamoci annunciatori di pace, vivendo autenticamente le nostre realtà umane, dalle più semplici: questo è vivere il Natale; viviamo con la certezza del riscatto, della salvezza, della possibilità di ricostruire in nome di Dio, il bene perduto, sempre". 

 

 

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