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La diocesi di Nola lancia un invito ai candidati alle imminenti elezioni regionali e comunali. E lo fa attraverso una Nota redatta dall’Ufficio per la Pastorale Sociale e il Lavoro, l’Ufficio per la Salvaguardia del Creato, dall’Azione Cattolica e dalla Caritas.
«Non ci sentiamo di partecipare al dibattito, il più delle volte sterile e generico, - scrivono - sugli ‘obiettivi’ da realizzare, spesso fissati in lunghi elenchi di cose da fare. Conosciamo bene l’emergenza occupazionale e ambientale, conosciamo le urgenze delle periferie. Ma servono davvero questi elenchi? O serve, piuttosto, un invito forte, vero, serio a maturare una ‘visione’ più ampia e articolata dell’impegno politico a servizio di territori specifici. Recuperare una visione, recuperare un dialogo intorno alla realtà e ai bisogni delle persone, raccogliere idee organiche, concrete e realizzabili. Dare un’anima a progetti, interventi, atti amministrativi e politici. Questa è la nostra richiesta, che indirizziamo tanto alle forze politiche quanto ai singoli candidati a governatore della Campania, a consigliere regionale, a sindaco, a consigliere comunale».
La Nota è stata accolta con favore anche da altre aggregazioni laicali diocesane. Hanno sottoscritto il documento: l’Apostolato per la Preghiera, l’Associazione Medici Cattolici Italiani, l’Associazione Salesiani Cooperatori, il Centro Italiano Femminile, Settore Santa Maria della Grazia dell'Equipe Notre Dame, i Gruppi di Volontariato Vincenziano, il Movimento dei Focolari, il Rinnovamento nello Spirito Santo, gli Scout Zona Felix, l’Unione Amici di Lourdes e Santuari Italiani.
Approvata dal vescovo di Nola, Francesco Marino, la Nota si apre citando alcune parole pronunciate da papa Francesco nella notte di venerdì 27 marzo, in una piazza San Pietro deserta, «simbolo di un mondo e di un’umanità nuda di fronte al virus Covid-19. Non possiamo che partire dalla memoria di quella notte, drammatica e insieme densa di speranza, - si ricorda - per leggere i fatti incerti e fragili del presente. Anche le imminenti elezioni Regionali e Comunali del 20-21 settembre hanno bisogno della luce della memoria per assumere il loro pieno senso. Non può essere, non potrà essere la “consueta” corsa al potere».
Gli autori del documento si rivolgono anche agli aventi diritto al voto, e aggiungono: «Guardino con attenzione, i cittadini, all’offerta politica: tra inevitabili contraddizioni e ‘notabilati’ è comunque possibile riconoscere forme e modi d’impegno innovativi e generosi che vogliono rispondere alla sfida di questo tempo», ed esprimono vicinanza e sostegno «a tante persone, donne e uomini, provenienti da cammini di formazione e impegno cristiano che hanno scelto per questa tornata elettorale l’impegno personale nella sfera pubblica. È il tempo del coraggio, e di un coraggio che diventa contagioso per tanti altri che, pur ben formati e appassionati al bene comune, restano in panchina per la paura di restare schiacciati dal gioco elettorale. Purtroppo o per fortuna, Covid-19 ci ha insegnato che è il tempo di rimuovere paure e mettersi in gioco».
Il tempo del coraggio
Il testo integrale della Nota
“…Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: ‘Svegliati Signore!’…”. Ricordiamo tutti ancora con emozione le parole pronunciate da papa Francesco la sera di venerdì 27 marzo, in una piazza San Pietro deserta, simbolo di un mondo e di un’umanità nuda di fronte al virus Covid-19. Non possiamo che partire dalla memoria di quella notte, drammatica e insieme densa di speranza, per leggere i fatti incerti e fragili del presente. Anche le imminenti elezioni Regionali e Comunali del 20-21 settembre hanno bisogno della luce della memoria per assumere il loro pieno senso. Non può essere, non potrà essere la “consueta” corsa al potere. E se così sarà, se prevarranno le logiche di un consenso fine a se stesso, non alimentato da progettualità serie, ancora una volta resteremo nell’illusione di “rimanere sempre sani in un mondo malato”.
Dare un altro orizzonte alla prossima competizione elettorale è invece possibile. Intanto, partendo dai linguaggi, dallo stile, recuperando quella sobrietà e quel senso di responsabilità che è anche una forma di rispetto per chi ha perso la vita per l’emergenza sanitaria, e che ora rischia il pane per l’emergenza sociale ed economica. In seconda battuta, capovolgendo la piramide delle priorità: a fronte di una crisi socio-economica che si annuncia drammatica, l’azione politica e amministrativa non può che partire dai più deboli nell’ottica della promozione umana. Promozione umana vuol dire cure sanitarie, istruzione, formazione professionale, accesso al mondo del lavoro, politiche abitative, diritto al bello, alla cultura, alla riqualificazione dei contesti di vita. La Chiesa, Caritas e le associazioni fanno la loro parte sempre, e in questo tempo hanno decuplicato gli sforzi: ma le problematiche sono ampie, profonde e potenzialmente drammatiche, solo un’azione sinergica può curare e guarire le ferite. Può aiutare tutti la Dottrina sociale della Chiesa: una lente che ci aiuta a restare svegli per non assuefarci al pensiero dominante, e a sviluppare un pensiero critico che tenga conto del principio-persona.
Non ci sentiamo di partecipare al dibattito, il più delle volte sterile e generico, sugli “obiettivi” da realizzare, spesso fissati in lunghi elenchi di cose da fare. Conosciamo bene l’emergenza occupazionale e ambientale, conosciamo le urgenze delle periferie. Ma servono davvero questi elenchi? O serve, piuttosto, un invito forte, vero, serio a maturare una “visione” più ampia e articolata dell’impegno politico a servizio di territori specifici. Recuperare una visione, recuperare un dialogo intorno alla realtà e ai bisogni delle persone, raccogliere idee organiche, concrete e realizzabili. Dare un’anima a progetti, interventi, atti amministrativi e politici. Questa è la nostra richiesta, che indirizziamo tanto alle forze politiche quanto ai singoli candidati a governatore della Campania, a consigliere regionale, a sindaco, a consigliere comunale.
Se non cambia la mentalità con cui ci si approccia alla politica, non cambieranno le politiche. Vale per chi fa il passo della candidatura, a ogni livello. Ma vale anche e soprattutto per i cittadini-elettori: il virus ci ha mostrato che populismi e sovranismi non reggono l’urto della storia, solo la cooperazione costruttiva e generosa di tutte le forze sane di una società consente di affrontare e risolvere i problemi. Guardino con attenzione, i cittadini, all’offerta politica: tra inevitabili contraddizioni e “notabilati” è comunque possibile riconoscere forme e modi d’impegno innovativi e generosi che vogliono rispondere alla sfida di questo tempo.
Un pensiero di vicinanza e sostegno va a tante persone, donne e uomini, provenienti da cammini di formazione e impegno cristiano che hanno scelto per questa tornata elettorale l’impegno personale nella sfera pubblica. È il tempo del coraggio, e di un coraggio che diventa contagioso per tanti altri che, pur ben formati e appassionati al bene comune, restano in panchina per la paura di restare schiacciati dal gioco elettorale. Purtroppo o per fortuna, Covid-19 ci ha insegnato che è il tempo di rimuovere paure e mettersi in gioco.
Ufficio per la Pastorale Sociale e il Lavoro
Ufficio per la Salvaguardia del Creato
Azione Cattolica
Caritas
Apostolato della Preghiera
Associazione Medici Cattolici Italiani
Associazione Salesiani Cooperatori
Centro Italiano Femminile
Settore S. Maria della Grazia dell'Equipe Notre Dame
Gruppi di Volontariato Vincenziano
Movimento dei Focolari
Rinnovamento nello Spirito Santo
Scout Zona Felix
Unione Amici di Lourdes e Santuari Italiani