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«Carissimi, prima di tutto desidero sottolineare quante volte oggi abbiamo invocato lo Spirito, perché venga sul mondo intero. Egli è lo Spirito creatore, che ha creato il mondo nella verità e nella giustizia. A lui affidiamo il mondo perché sia sanato in tutta la sua realtà, perché è nella sua interezza che tende alla perfezione, nello Spirito di Dio. Una dinamismo che comprende sempre la libera e responsabile cooperazione dell'uomo».
Così questa mattina, il vescovo Francesco Marino ha iniziato la sua omelia per la Solennità di Pentecoste, aggiungendo un affettuoso saluto per i laici, rappresentati in Cattedrale dalla Consulta delle Aggregazioni laicali.
«In questo dinamismo - ha continuato - noi abbiamo un compito, fratelli e sorelle, sia che lo esercitiamo nella preghiera che nella creatività varia. Papa Francesco nell'Evangelii Gaudium ci corda che siamo discepoli missionari, depositari di un mandato, di una missione che viene dall'alto, che è Dio che conferisce il mandato missionario a tutti. La parola di Gesù che abbiamo accolta fa riferimento ad un messaggio di pace rivolto dal Signore risorto ai discepoli. Per ben due volte le sue parole donano la pace e poi conferiscono una missione: "Come il Padre ha mandato me così io mando voi". Tutto quello che Gesù è, viene dal Padre e il Padre è Dio. Le sue parole rivelano il suo essere dal Padre, la sua identità divina. Una identità che si manifesta nella missione, nell'essere mandato. Mandato che continua nei suoi discepoli. Gesù è nella comunità, di ieri e di oggi. Ecco il senso profondo della Pentecoste. Gesù sussiste nella comunità mediante il suo Spirito attraverso il quale Gesù conferisce la sua realtà piena. Sentiamoci tutti coinvolti nelle parole "Come il Padre ha mandato me così io mando voi". Attraverso la nostra testimonianza questa verità deve passare al mondo intero, nella diversità delle culture. Noi come cristiani siamo servitori di questo progetto di Dio, questa è la nostra missione. Lo Spirito Santo rinnova in noi questo compito, questo dono "Come il Padre ha mandato me così io mando voi"».