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Questa sera il vescovo Marino ha presieduto la Santa Messa della Notte di Natale presso la Cattedrale di Nola.
Questo quanto ha detto durante l'omelia:
"Carissimi tutti, abbiamo cantato, durante il salmo 'oggi è nato per noi il Salvatore'. Ciascuno di noi avverta la profondità di questo annuncio che si rinnova nei santi segni della liturgia della Chiesa, è una novità ogni volta, novità di Dio che ci coglie nella nostra storia. Credo che dobbiamo far scendere nel nostro cuore questa novità di Dio: è nato il Salvatore. Novità capace di ricreare la storia del mondo e quella personale, ricreare la creazione stessa, nonostante la fragilità del tutto che pure percepiamo. Il cuore accolga con fiducia questa novità, come lo accolsero i pastori che lo seppero dalla voce di Dio, dagli angeli. I pastori, i fragili che in quanto tali erano pronti per rallegrarsi per questa novità di Dio: in quella realtà umana del bambino si rivelava la grazia di Dio, il suo volto. Quanto la liturgia ci invita a compiere vorrei rimanesse impegno quotidiano: contemplare, contempliamo nella fede quanto il Padre ci dona, questo dono che è la persona di Cristo. Contempliamo come gli angeli e come i pastori che seppero riconoscere nel bambino l'evento salvifico di Dio; come Maria, la madre, lei che accoglie il figlio eterno e lo dona, il suo cuore, la sua fede entrino nella nostra vita perché Gesù continui ad essere il Salvatore Quante volte abbiamo meditato che il Figlio nasce povero, eppure questa rivoluzione di Dio ancora deve diventare per noi qualcosa che ci prenda, ci coinvolga e diriga il nostro cammino, il nostro impegno. Lasciamo allora che il cuore contempli questo mistero che si rivela nel nascondimento della povertà ma con forza trasformate. Apriamo il nostro cuore alla contemplazione reale di questo avvenimento di Dio che ci invita ad andare sempre oltre, anche oggi".