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Ieri sera, la redazione di inDialogo ha incontrato il vescovo Marino per vivere con lui una celebrazione eucaristica a conclusione dell'anno di attività, prima della pausa estiva.
Di incoraggiamento le parole rivolte dal vescovo durante l'omelia: monsignor Marino ha invitato i presenti a fidarsi del Signore e a proseguire con fortezza nel loro cammino a servizio della comunicazione diocesana.
«'Forse non potrei agire con voi, casa d’Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele' (Ger 18,1-6). Sono parole di speranza - ha detto il vescovo - che giungono in un momento che è drammatico per Israele: se gli avvenimenti della storia parlano di annientamento, guai, la parola del Signore è invece sempre una promessa, una speranza, una garanzia di vita. Il Signore si pone come colui che ricostruisce e dona vita, e anche quando sembra che tutto sia perduto, ecco che Egli interviene per un cammino rinnovato perché il vaso sia rinnovato secondo i disegni del vasaio. Gesù nel suo annuncio profetico non ascoltato cerca di rincuorare continuamente i suoi discepoli, annunciando una ricostruzione: lo fa con le parabole del Regno, come questa che abbiamo ascoltato (Mt 13,47-53) che sottolinea l'esito finale della vicenda umana, dell'attesa della pazienza del cuore. Chiediamo quindi al Signore di darci la forza di coltivare e nutrire fiducia in lui, di avere fiducia nelle sue mani di vasaio perché la nostra vita possa ricevere forma; e di avere costanza, non lasciarci scoraggiare quando ci sembra che il lavoro fatto non dia i frutti sperati».