Ascoltatelo. Sussidio per la Quaresima

La proposta diocesana

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«Nel tempo della pandemia, delle distanze e delle restrizioni, ci lasciamo raggiungere dall’invito dello Spirito e della Sposa a radunarci, a riunirci, a raccoglierci in assemblea sacra per entrare tutti insieme nel deserto quaresimale. Mai come quest’anno l’invito è profetico: non si tratta di aggirare divieti e norme ma di riscoprire che il radunarsi, il riunirsi non è soltanto un fatto fisico ma spirituale. Si tratta di ritrovare la consapevolezza profonda di essere Chiesa, di essere destinatari di un dono che, al di là di ogni distanza, ci chiama e ci convoca. È la Parola di Dio che ci raccoglie, è l’amore di Cristo che ci riunisce, è la voce dello Spirito che ci chiama. E ci chiama nel deserto non a fare esperienza di brutale solitudine o di chiusura in noi stessi, ma di silenzio carico di verità, di ascolto e di condivisione. La quaresima non è un lockdown religioso, ma un ritorno alle sorgenti vere della vita, a un ascolto che rinnovi lo sguardo e apra il cuore a Dio, a se stessi, agli altri, al mondo».

Così inizia la presentazione del Sussidio per la Quaresima curato dai settori di pastorale diocesana e utilizzabile sia dalle comunità parrocchiali e religiose che per la meditazione personale. È infatti così articolato:

  • Presentazione
  • Per la comunità
  • Per la persona
  • Per la liturgia
Dopo la presentazione, che delinea l’orizzonte nel quale è nato e si è sviluppato il sussidio, si susseguono:

  1. Cinque piste di riflessione e proposte per le comunità parrocchiali e religiose, proposte a partire dal racconto evangelico della Trasfigurazione del Signore.
  2. Cinque piste di riflessione per la meditazione personale, per il cammino delle aggregazioni laicali e per la preghiera in famiglia, proposte a partire dai racconti evangelici delle domeniche quaresimali. I commenti relativi al vangelo delle domeniche di Quaresima sono inoltre pensati quali spunti di riflessione per l’elaborazione delle omelie.
  3. Indicazioni e strumenti per la preghiera.

 


 

IL SUSSIDIO
Ascoltatelo. Sussidio per la Quaresima

Note d'uso e presentazione

Per la comunità

Per la persona

Per la preghiera

 


La presentazione

Per una Pasqua altra

Nel tempo della pandemia, delle distanze e delle restrizioni, ci lasciamo raggiungere dall’invito dello Spirito e della Sposa a radunarci, a riunirci, a raccoglierci in assemblea sacra per entrare tutti insieme nel deserto quaresimale.

Mai come quest’anno l’invito è profetico: non si tratta di aggirare divieti e norme ma di riscoprire che il radunarsi, il riunirsi non è soltanto un fatto fisico ma spirituale. Si tratta di ritrovare la consapevolezza profonda di essere Chiesa, di essere destinatari di un dono che, al di là di ogni distanza, ci chiama e ci convoca. È la Parola di Dio che ci raccoglie, è l’amore di Cristo che ci riunisce, è la voce dello Spirito che ci chiama. E ci chiama nel deserto non a fare esperienza di brutale solitudine o di chiusura in noi stessi, ma di silenzio carico di verità, di ascolto e di condivisione. La quaresima non è un lockdown religioso, ma un ritorno alle sorgenti vere della vita, a un ascolto che rinnovi lo sguardo e apra il cuore a Dio, a se stessi, agli altri, al mondo.

Il sussidio che presentiamo vuol essere una compagnia e un aiuto per vivere questa quaresima in questo tempo.

Un’immagine ci ha ispirati: è l’icona della Trasfigurazione, letta in cinque passi che segneranno il percorso delle comunità parrocchiali e religiose nelle cinque settimane quaresimali.

Nella prima obbediremo con Pietro, Giacomo e Giovanni al Signore che ci convoca e ci chiama a salire sul monte. Siamo perciò invitati a vivere momenti di incontro e di convocazione, nel rispetto delle norme igienico/sanitarie ma anche nel desiderio di vivere tutte le possibilità buone che sono consentite. Sarà l’occasione favorevole per ritrovarsi e sperimentare la compagnia della fede e dei fratelli.

Con Mosè ed Elia nella seconda settimana riapriremo il libro delle sante Scritture per ritrovarci le tracce dell’esodo Pasquale cui siamo tutti chiamati, specialmente in questo momento. Si può immaginare qui un tempo prolungato di ascolto e di meditazione della Parola in Parrocchia.

Il Volto trasfigurato e luminoso del Signore, presente nell’umiltà del Sacramento eucaristico, sarà contemplato nella terza settimana: l’adorazione cui il santo Padre ci ha richiamati con forza (cfr Omelia per l’Epifania 2021) può essere opportunamente proposta.

Nella quarta settimana ascolteremo la Voce del Padre che ci chiama a seguire il Figlio. La dissonanza che spesso sperimentiamo tra la nostra vita e quella di Cristo può provocarci qui non alla depressione o al senso di colpa ma a una esperienza rinnovata di misericordia e di perdono, soprattutto nella celebrazione degna e attenta del sacramento della Riconciliazione. Potremo così tornare “a valle”.

La quinta settimana potrebbe essere tempo speso per accogliere la proposta che la Caritas diocesana rivolge a tutte le parrocchie: iniziare, con il suo supporto, a conoscere quelle che sono le diverse povertà che abitano i diversi territori parrocchiali. Conoscere è infatti il presupposto fondamentale per poter iniziare processi di cambiamento non delle situazioni di povertà ma delle persone povere, per agire in carità mirando non solo a dare risposte alle emergenze ma a curare, difende e promuove la dignità della persona.

Durante questi quaranta giorni di cammino verso la Pasqua ci sosterrà il Vangelo domenicale commentato per indicare piste omiletiche ai sacerdoti e di riflessione per i singoli fedeli, per i giovani, per le aggregazioni laicali, per le famiglie. Il cammino ci renderà nuovamente capaci di testimonianza e di servizio al nostro territorio e alla nostra gente e in particolare per i poveri, i ‘nostri’ poveri.

L’augurio che vicendevolmente ci scambiamo è che questo sussidio non si riduca a una proposta liturgico-rituale ma stimoli a vivere non tanto un’altra Quaresima, ma una Quaresima “altra”, invito a uno stile di presenza cristiana che abbia nell’ascolto umile di Dio, nella conversione della vita e nella condivisione generosa con i fratelli le sue note da suonare con passione.

Buon cammino!

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