Stasera, alle 19:30, presso la chiesa dell'Annunziata in Marigliano, si rifletterà su migrazione, dignità e umanità insieme a Mamadou Kouassi, attivista e ispiratore del film di Matteo Garrone "Io capitano", vincitore ai David di Donatello 2024 di ben sette statuette fra cu miglior film e miglior regista. L'incontro è il secondo appuntamento inserito nella rassegna promossa dall’associazione Oltremarigliano e dedicata al tema “Il mare non ha confini. Siamo tutti migranti in questo Universo infinito”.
"Che fine ha fatto il Capitano?": in dialogo con Mamadou Kouassi
Dai lager libici al Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta
Mamadou è giunto a Caserta nel 2009 partendo dalla Costa d'Avorio, suo paese di origine. Il suo viaggio è stato lungo e tortuoso: ha attraversato tre Paesi e a piedi il deserdo del Sahara. Poi, la sua vita è stata consegnata nelle mani dei trafficanti libici ed è riuscito a sopravvivere all'esperienza dei lager, dove ancora oggi tante persone sono torturate e purtroppo perdono la vita. Dopo aver lavorato tre anni in condizioni estreme, è arrivato, attraversadando il mar Mediterraneo, in Italia.
Oggi Mamadou è vicepresidente del Movimento migranti e rifugiati di Caserta e lavora come mediatore interculturale presso il Centro Sociale Ex-Canapificio. La sua testimonianza ma anche il suo percorso professionale rappresentano dei fari di speranza per tutti quelli che sono costretti a mettersi in viaggio rischiando anche la propria vita.
I prossimi appuntamenti in programma
Nei prossimi incontri interverranno Crescenzo Caiazza, infermiere a bordo della Life Support di Emergency (30 aprile, 19:30, convento di San Vito a Marigliano); Andrea Amato, cultore di cultura e storia locale che il 16 maggio, dalle 16:30, guiderà alla scopera di storie di migrazioni, fede e contaminazioni artistiche attraverso i secoli; Antonio Casale, direttore del Centro Fernandes di Castelvolturno (13 settembre, ore 19:30, Palazzo ducale di Marigliano).
Previsti anche gli interventi di due teologi, docenti della Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale: a giugno, quando sarà ospite il biblista Luigi Santopaolo, in un incontro dedicato alla figura dello straniero nella Sacra Scrittura, e a settembre, quando sarà affrontato il tema della teologia del Mediterraneo. Una scelta legata al desiderio di alimentare il confronto fra teologia e filosofia, tra fede e ragione.
Quest’anno il Festival è frutto, infatti, della collaborazione con la parrocchia Santa Maria delle Grazie di Marigliano, oltre che con l’associazione YaBasta e lo Spazio Mautone, la casa museo dedicata allo scultore Michele Mautone. Interlocutori e protagonisti del Festival saranno, però, soprattuto gli alunni delle Scuole di I e II grado di Marigliano e Mariglianella. Il Festival ha avuto il patrocinio del Dicastero per la cultura e l’educazione, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; dell’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Cnr, del Comune di Marigliano, della Regione Campania, della città Metropolitana di Napoli.