Le Dieci Parole: un percorso per avvicinare i giovani a Cristo

Da domani e per ogni mercoledì, presso il Centro giovanile di San Giuseppe Vesuviano, un percorso di catechesi sui 10 comandamenti promosso dalla Pastorale giovanile della diocesi di Nola

"Una luce per la tua vita" è la proposta che il servizio di pastorale giovanile della diocesi di Nola rivolge agli under 40 del territorio invitandoli a prendere parte al percorso di catechesi "Le Dieci Parole". Da domani 12 marzo, ogni mercoledì alle 20:45, presso il Centro giovanile di San Giuseppe Vesuviano, prenderà infatti il via la serie di incontri ideata da don Fabio Rosini e dedicata ai dieci comandamenti.

Nel 1993, giovane parroco di Roma, don Rosini, pensando a come fare per aiutare i ragazzi ad incontrare Cristo nel loro quotidiano mise a punto l’esperienza delle "Dieci Parole" che si è diffusa a macchia d’olio con il solo passa parola: «Oggi si tengono catechesi non solo a Roma ma in circa 70 diocesi italiane, dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alla Puglia, fino a valicare i confini nazionali diffondendosi in Spagna, Irlanda, Brasile, Bolivia, Croazia, Albania, Argentina, solo per citare alcuni Paesi. Vuole essere una scuola di fede che passo dopo passo, catechesi dopo catechesi, sviscera ogni comandamento per farlo “sperimentare vivo”, anche a chi si dice lontano dalla Chiesa, non in chiave moralista, ma costruttiva», ha spiegato padre Giuseppe d’Oria dei Giuseppini del Murialdo, responsabile del centro giovanile e membro dell’equipe di pastorale giovanile della diocesi di Nola.

Dieci Parole per dire ai giovani di prendersi la parte migliore

Quello proposto dalla Pastorale giovanile è un viaggio alla scoperta della bellezza di Cristo. «Rileggendo la genesi di un viaggio che dal Monte Sinai continua fino ai nostri giorni, presenteremo il decalogo non come un elenco di divieti e limitazioni, ma come la descrizione di una vita bella, piena, quella vita che in Cristo è portata a compimento, come dice Gesù stesso: "Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento" (Mt 5,17). In sostanza: nelle 10 Parole il Signore prima ancora di chiedere obbedienza a noi, descrive se stesso. Lui è quella vita bella», ha aggiunto padre d'Oria.

I giovani che parteciperanno saranno guidati a riconoscere la parte migliore della propria vita ma anche della fede. «Le persone, a maggior ragione i giovani, non si smuovono con la verità, ma con il desiderio. C’è da sdoganare il cristianesimo dal pantano dell’impresentabile e dell’opprimente, per farne emergere la gioiosità e la forza liberante Non serve parlare ai giovani di ciò che non va fatto, va mostrata loro l’alternativa, una vita bella, che è possibile vivere. In tutti c’è il desiderio di non perdersi, di avere una bussola. La vita ha le sue istruzioni per l’uso, ha la sua filigrana di autenticiità. Il nostro desiderio è offrire loro strumenti per guidarli a selezionare bene, a discernere le situazioni avendo come parametro il meglio, il sublime. Sin dall’inizio gli incontri sui 10 comandamenti hanno avuto il fine primario di introdurre i giovani al discernimento sulla Volontà di Dio, e consentire loro di imparare a prendersi 'la parte migliore', intesa come la propria via di bellezza e di vita da Figli di Dio. Questo è, appunto, il senso degli incontri sui 10 comandamenti come vengono da noi proposti ed è per questo che vi invitiamo a partecipare. Troverete la chiesa: consacrati, religiose, religiose, laici sposati… che con la loro povera esperienza vi annunceranno il Signore», ha concluso padre d'Oria.




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