«Ricordo, speranza, impegno»: un libro su padre padre Arturo D'Onofrio

A Marigliano, sabato 8 febbraio, si terrà la presentazione del libro edito dalla Ler, promossa ed organizzata dall'associazione Ex allievi della Piccola Opera della Redenzione

Sabato 8 febbraio, alle 17, l'associazione Ex Allievi della Piccola Opera della Redenzione presenterà il libro «Ricordo, speranza, impegno», edito dalla Ler, dedicato al'impegno del sacedote nolano per la cura dei più piccoli. Un impegno che ha portato alla nascita della Piccola Opera della Redenzione. Durante la presentazione verrà mostrato anche il progetto educativo in Madagascar, curato dalle Piccole Apostole della Redenzione, suore missionarie la cui congragazione è stata fondata da padre Artuto D'Onofrio.

Il libro dedicato alla Piccola Opera della Redenzione fondata da padre Arturo D'Onofrio

Presso l’Istituto Anselmi di Marigliano, ci sarà la presentazione del libro dedicato a padre D’Onofrio e alla Piccola Opera della Redenzione da lui fondata. Il testo è frutto del lavoro dell’associazione Ex allievi della Piccola Opera della Redenzione ed è edito dalla Libera Editrice Redenzione, altra opera donofriana.

All'evento interverranno il superiore generale dei Missionari della Divina Redenzione, padre Heliberrto Morales Rìos; il sindaco di Marigliano, Giuseppe Jossa; il presidente dell'associazione Ex Allievi della Piccola Opera della Redenzione, Pellegrino Gambardella; don Giuseppe Gambardella, parroco emerito di San Felice in pincis a Pomigliano d'Arco; il vescovo emerito di Acerra, monsignor Giovanni Rinaldi; il direttore del Centro studi Padre Arturo, padre Vito Terrin, e la superiora generale delle Piccole Apostole della Redenzione, madre Elisabetta Angelillo. Modera il direttore dell'Ufficio comunicazione della diocesi di Nola, Mariangela Parisi.

D'Onofrio: il sogno di essere prete fin da bambino e l'attenzione ai più piccoli

Arturo D’Onofrio nasce a Visciano (Na), l’8 agosto 1914, da Luigi e Chiara Fusco. Quinto di sei figli, fin da piccolo manifesta una forte sensibilità religiosa, una particolare devozione per l’Eucaristia e per la Vergine Consolatrice del Carpinello, esprimendo precocemente il desiderio di diventare sacerdote. Entra nel Seminario vescovile di Nola nel 1926 che lascia, nel 1932, per entrare nel Pontificio istituto missione estere (Pime) dove però, per motivi di salute, non può continuare il suo percorso. Così, nel 1937, viene subito accolto da monsignor Egisto Domenico Melchiori, già vescovo di Nola, nella diocesi di Tortona, dove completa i suoi studi teologici. In questo periodo conosce san Luigi Orione e ha come confessore san Giovanni Calabria, entrambi fonte di ispirazione per la fondazione della sua Opera. Il 12 marzo 1938 è ordinato sacerdote a Tortona.

Nell’agosto del 1943 dopo aver confidato al suo vescovo di voler fondare un’Opera per i ragazzi poveri e abbandonati del Meridione, don Arturo ottiene il permesso di recarsi nel paese natale per qualche mese. Gli eventi della seconda guerra mondiale, però, gli impediscono di ritornare a Tortona. E proprio nel giorno della Vigilia di Natale del 1943, ai giovani dell’Azione Cattolica che lo attendevano nella casa paterna per gli auguri, si presenta con un bambino di Casamarciano (Vincenzo Nappi) dicendo: «Ecco il mio primo uccellino che allieterà con il suo cinguettio la mia casa»: aveva così inizio la Piccola Opera della Redenzione. Nascono in questi anni gli orfanotrofi di Visciano e Torre Annunziata. Qui, nel 1945, don Arturo incontra, i coniugi Angelo Maresca e Anna Vitiello, che da subito diventano suoi sotenitori e collaboratori nella cura degli orfanelli.

La nascita della Congregazione delle Piccole apostole della Redenzione

Divenuta vedova, Anna Vitiello si consacra a Dio, dando vita, l’11 febbraio 1948, con don Arturo, alla Congregazione delle Piccole Apostole della Redenzione, riconosciuta poi da papa Paolo VI nel 1978. Un mese dopo, inizia la costruzione del primo Villaggio del Fanciullo, sul terreno donato dal vescovo di Nola, monsignor Michele Camerlengo, a Visciano. Don Arturo organizza un “pellegrinaggio delle pietre”: migliaia di persone portano a piedi da Schiava (frazione del comune di Casamarciano) le pietre per la costruzione. Un ‘miracolo’ che si ripete ogni volta che don Arturo costruisce una nuova opera a Visciano. Ma lo zelo per il Vangelo non impegna don Arturo solo nella cura dei poveri: per la diffusione della buona stampa fonda, nel 1947, la rivista “Redenzione” e, nel 1952, presso l’Istituto professionale per Arti e Mestieri “Anselmi”, nato sempre per sua iniziativa, la Libreria editrice redenzione (Ler).

Don Arturo - ormai per tutti padre Arturo - per i dieci anni dell’Opera, dà origine al primo seminario ‘Vocazionario’ per giovani desiderosi di divenire sacerdoti e dedicarsi all’educazione dei bambini: nasce così la Congregazione religiosa dei Missionari della Divina Redenzione che sarà riconosciuta da papa Giovanni Paolo II il 19 marzo 1992. Intanto l’Opera si diffonde all’estero, raggiungendo negli anni la Colombia, il Guatemala, l’El Salvador, il Messico e l’India. Padre Arturo viaggia visitando questi territori e continua a farsi costruttore per Dio - nel 1971 inaugura un nuovo Santuario poi elevato a Basilica Pontificia - e a escogitare nuovi modi di evangelizzazione - nel 1976 inaugura una delle prime radio trasmittenti cattoliche della zona, “Radio Carpine Visciano”. Instancabile, fino alla fine: il 3 novembre 2006, a 92 anni, dopo una lunga malattia, muore nella sua Visciano.







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