Gli alunni della Scuola pontificia Pio IX di Roma accolti all'Istituto penale minorile di Nisida

Dal oggi al 27 febbraio, i giovani detenuti del carcere napoletano lavoreranno con un gruppo di studenti per dipingere una parete del campo sportivo dove quotidianamente giocano

L’arte oltre le sbarre per superare barriere e pregiudizi: da oggi al 27 febbraio, i giovani detenuti dell’Istituto penale minorile di Nisida (Na) lavoreranno con un gruppo di studenti della Scuola pontificia Pio IX di Roma per dipingere una parete del campo sportivo dove quotidianamente giocano. 

Un progetto di rinascita e di inclusione 

Promosso dall’Associazione Operazione Cuore, in collaborazione con la Scuola pontificia Pio IX e l’Associazione Fratel Emanuele Francesconi Onlus, questo nuovo progetto di street art sarà guidato dall’artista campana Trisha Palma, laureata all’Accademia di Belle Arti di Napoli, pittrice e scenografa, esperta nella tecnica del murales e da tempo impegnata in attività per bambini e ragazzi tra cui i campus d’arte a Betlemme e Gerusalemme.

L’Associazione Operazione Cuore, con sede a Roma e fondata da Laura Romeo, è un ente del terzo settore apartitico, ispirato ai principi di democrazia, solidarietà e accoglienza. Opera senza scopo di lucro, perseguendo finalità civiche, solidaristiche e sociali. Si dedica a progetti di sostegno, integrazione e inclusione per persone in situazioni di disagio sociale, economico o con disabilità. Tra le sue attività principali: progetti in carceri, Rsa, scuole e case famiglia per promuovere inclusione sociale, iniziative educative e ricreative per persone svantaggiate, e collaborazioni con istituzioni italiane e internazionali.

«L'arte come ponte tra mondi diversi» 

Grazie alla preziosa collaborazione di Giuseppina Canonico, funzionario della professionalità pedagogica dell’Istituto penale minorile, e di tutta l’equipe, l’iniziativa rappresenta il quarto intervento dell’Associazione Operazione Cuore all’interno delle carceri. «Siamo profondamente emozionati – afferma la presidente Laura Romeo – e pronti ad affrontare questa nuova sfida: sappiamo quanto possa sembrare difficile abbattere i pregiudizi, ma ogni volta ci rendiamo conto che, attraverso l’arte e la condivisione, si può davvero costruire qualcosa di significativo. L’arte, in questo contesto, diventa un ponte tra mondi diversi, un simbolo di speranza e cambiamento. Un’opportunità per i giovani detenuti di Nisida di lasciare un segno positivo, e per gli studenti della Scuola Pontificia Pio IX, accompagnati dal direttore, fratel Andrea Bonfanti, e dal professore Simone Nieddu, di vivere un’esperienza formativa profonda e trasformativa». 




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