Carovana verità e giustizia per Cutro e le altre stragi: a Marigliano un'opportunità da non perdere

A quasi due anni dalla morte di novantaquattro persone a largo della Calabria, un momento di riflessione presso la scuola di italiano per stranieri della Rete vesuviana solidale

Il prossimo 26 febbraio saranno due anni dalla strage di Cutro, consumatasi sulla costa calabra. Nel naufragio, tra le 180 persone a bordo, morirono in 94, di cui 34 bambini e bambine. Per riflettere su quanto accaduto e ricordare l'immane tragedia, domani, 20 febbraio la Carovana verità e giustizia per Cutro e le altri stragi farà tappa a Marigliano presso la Scuola di italiano per stranieri attiva presso il Castello Ducale.

L'importanza di ricordare la tragedia di Cutro

A seguito della strage di Cutro, è nata la Carovana verità e giustizia per Cutro e le altre stragi, promossa da Carovane Migranti, Carovana Abriendo Fronteras, Rete vesuviana sociale (associazioni YaBasta!, Nova Koinè Aps, SmallAxe, Melagrana), Mediterranea Saving Humans Napoli, Recosol – Rete comunità solidali, Cnca Campania, Convento delle Suore Vincenziane di Marigliano, Csa Ex Canapificio, Movimento dei migranti e dei rifugiati di Caserta e Coordinamento provinciale Libera Napoli.

L'incontro di domani, a partire dalle ore 16, rappresenta un importante momento di riflessione sulle stragi che si consumano continuamente nel Mediterraneo e sulle tante violenze subite dai migranti nei loro viaggi della speranza.

Le realtà promotrici hanno sottoscritto un appello che rivendica un codice di comportamento chiaro in caso di naufragio o ritrovamento di corpi non identificati. Tra le richieste principali vi sono la raccolta dei dati ante e post mortem, il prelievo del Dna per l’identificazione, il rispetto delle volontà familiari per la tumulazione e il rimpatrio delle salme, nonché l’accoglienza degna per i sopravvissuti e i familiari.

La Rete vesuviana sociale si distingue per il suo impegno nell’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo. Recentemente ha attivato uno sportello di accoglienza presso la stazione della Circumvesuviana di Poggiomarino e, in collaborazione con il V decanato della diocesi di Nola, sta avviando il progetto “Ama – A Mani Aperte”, uno spazio dedicato al supporto delle persone migranti.

Un appello ad essere umani

Nell'appello, le realtà coinvolte nella Carovana hanno precisato che l'incontro di domani a Marigliano: «Sarà uno spazio aperto di discussione e proposta e una occasione per rafforzare la mobilitazione contro la triplice violenza che subiscono oggi i migranti: la violenza nei viaggi, con le strettoie sanguinose dei lager libici e tunisini e la brutalità estrema della rotta balcanica; la violenza in mare, con i respingimenti e le deportazioni in Albania; la violenza in terra, con le regole infernali dei dispositivi burocratici e un razzismo sempre più aperto e diffuso». 

Si tratta di un momento che richiama l'attenzione e la sensibilità di ciascuno per non lasciare nel buio e nel silenzio le violenze e le tragedie che continuano a macchiare di sangue il Mediterraneo e non solo: «Non è solo questione di solidarietà: battersi contro la triplice violenza sui migranti significa contrastare la tempesta che si sta abbattendo sui diritti di tutte e tutti», si legge ancora nell'appello. 




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