L'Epifania porta l'annuncio del giorno di celebrazione della Pasqua

Quest'anno la più solenne tra le ricorrenze cristiane cadrà il 20 aprile. A millesettecento anni dal Concilio ecumenico di Nicea, che affrontò e si pronunciò anche sulla questione della data della Pasqua, chiese occidentali e orientali celebreranno la risurrezione del Signore nello stesso giorno.

In tutte le Chiese di rito romano, è risuonato ieri, Solennità dell’Epifania del Signore, l’annuncio del giorno della Pasqua. Nella Cattedrale di Nola, è stato un diacono, dopo la lettura del Vangelo, a leggere la lieta notizia, ricordando ai fedeli la centralità del Triduo pasquale, della celebrazione della passione, morte e risurrezione del Signore, nell’anno liturgico e per la fede cristiana.

«Fratelli e sorelle carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno. Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza. Centro di tutto I'Anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 20 aprile. In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte», le parole pronunciate dal diacono. 

Quest’anno c’è un’unica data per chiese d’Oriente e Occidente

Nel 2025 la Pasqua sarà quindi celebrata il 20 aprile. Il suo annuncio è tradizione nella liturgia romana e ha le sue radici nella necessità di vescovi e Santo Pontefice di comunicare a tutte le chiese una data mobile perché calcolata in relazione al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Un criterio di computo, questo, introdotto dal Concilio di Nicea (325 d. C.), che affrontò la questione della data della Pasqua ma che, in mancanza di unanimità sul calcolo del plenilunio e sull’uso del calendario (giuliano o gregoriano) non ha evitato una differenza di data della celebrazione della Pasqua tra chiese d’Occidente e chiese d’Oriente. Quest’anno, il millesettecentesimo dalla celebrazione del Concilio di Nicea, i differenti calendari prevendono uno stesso giorno per la Pasqua, il 20 aprile appunto: papa Francesco ha più volte auspicato che la celebrazione del primo concilio ecumenico possa essere occasione per ritornare a celebrare insieme la Pasqua. 

Anche il vescovo di Nola, Francesco Marino, nell'omelia per la celebrazione dell'Epifania del Signore, ha sottolineato che «l'annuncio della Pasqua nel giorno dell'Epifania, in cui si rivela il mistero incarnazione, ne illumina il senso rimandando al permanere nella storia del Signore. San Paolo, nella lettera agli Efesini che abbiamo letto, ce lo ricorda, presentando il mistero dell'incarnazione come progetto, progetto d'amore che rivela la luce di Dio al cuore dell'uomo, gli rivela un fine le cui fondamenta sono nella persona stessa di Gesù. Abbiamo da poco inaugurato l'Anno santo che siamo invitati a vivere come pellegrini di speranza: questo peregrinare è impegno a entrare in questo mistero, in questo progetto d'amore: nella persona di Gesù, nella suo esserci in mezzo a noi, nel suo svelarsi come figlio del Padre e redentore c'è il progetto di unità che Dio ha per l'intera umanità», ha aggiunto il vescovo Marino richiamando ogni battezzato all'impegno per raggiungere tutti con la luce del Vangelo, anche in questo tempo difficile. «In questi giorni abbiamo gli occhi pieni di tenebre, vediamo lutto, uomini e donne che piangono, bambini che muoiono, case diroccate, povertà estrema...tutto sembra essere l'anti-manifestazione di Gesù Cristo...ma come il profeta Isaia, che abbiamo ascoltato, dobbiamo intravedere l'intervento del Signore, attraversando la distruzione con la speranza».

Le date dipendenti dalla celebrazione della Pasqua

Ogni ricorrenza cristiana è illuminata dalla Pasqua, come ha sottolineato ieri il diacono nell'annuncio dall'ambone: «Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione di tutti i fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del Suo Signore A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen».

Il diacono ha anche annunciato le date delle feste dipendenti dalla data della Psqua: le Ceneri, inizio della Quaresima, il 5 marzo; l'Ascensione del Signore, il 1° giugno; la Pentecoste, I'8 giugno; la prima domenica di Avvento, il 30 novembre.







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