Sono visitabili fino alla fine di questa settimana, presso la chiesa dell’Annunziata di Marigliano, le opere della IV edizione della rassegna Fenomen Noven Art, promossa dalla parrocchia Santa Maria delle Grazie, guidata dal parroco don Lino D’Onofrio. L’esposizione è visitabile al mattino dalle 8:00 alle 12:00 - e al pomeriggio - dalle 16:30 alle 20:00.
Artisti a confronto con San Sebastiano
L'iniziativa è legata ai festeggiamenti del Santo Patrono, San Sebastiano, la cui memoria liturgica ricade il 20 gennaio. Come di consueto artisti di differente formazione si sono alternati, anche in questa edizione, per interpretare aspetti della vita e del martirio del santo patrono di Marigliano.
In occasione della quarta edizione di Fenome-Noven-Art sono interventuti nove artisti: Anna Colmayer, Prisco De Vivo, Riva GLDF, Mina Di Nardo, Mary Pappalardo, Pietro Mingione, Giovanni Ruggiero, Angelo Guaglione, Generoso Spagnuolo. Tutti si sono confrontati con la figura di san Sebastiano martire, in occasione dei festeggiamenti del quale è pensata, oggni anno, la nove giorni artistica. Il corpo martire, le frecce e le ferite da queste inferte hanno ispirato le nove opere.
La Santa Irene di De Vivo e la piccola statua in marmo di Minichino
Prisco De Vivo ha però voluto rendere omaggio anche a colei che curò, salvandolo, san Sebastiano, dedicandole, attraverso la potente luce dei suoi tocchi cromatici, il dittico “Santa Irene soccore san Sebastiano”: due immagini toccanti che rimandano. simbolicamente, all'abbraccio della Chiesa - sant'Irene - all'umanità intera, pronta a sanare ogni ferita.
È possibile ammirare anche una scultura artistica di marmo bianco statuario delle Cave Michelangelo, realizzata dal maestro Luigi Minichino. Alta 40 centimetri, l'opera rappresenta san Sebastiano al momento dell'arresto, spogliato e in attesa dell'esecuzione, infatti la particolarità della scultura è l'elmo caduto a terra ai piedi del Santo: il marmo bianco candido della statua indica la purezza, la base di marmo nero con venature dorate, la nobiltà il nero, la regalità l'oro.