Sant'Anastasia in festa nel nome di Maria: oggi inizia la peregrinatio della venerata immagine

Tutto è pronto per vivere il 150° anniversario della Festa dell’incoronazione dell’effige della Madonna dell’Arco, avvenuta l’8 settembre 1874. La Santa Messa nel giorno della ricorrenza sarà presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi e inviato speciale di papa Francesco

Cuore pulsante della fede popolare della diocesi di Nola, il Santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia accoglie ogni anno pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, attratti dalla profonda spiritualità mariana che si respira in questo luogo sacro.

In occasione del 150° anniversario della Festa dell’incoronazione dell’effige della Madonna dell’Arco, avvenuta l’8 settembre 1874, tutta la città si prepara a vivere momenti di intensa commozione e devozione, culminanti, il 5-6-7 settembre, alle 22:00, nell’atteso “Incendio del campanile”, spettacolare gara pirotecnica.

La peregrinatio nelle parrocchie anastasiane: segno di comunione e gratitudine

Come consuetudine, ci si preparerà, da oggi, 4 settembre, al giorno della ricorrenza, attraverso la peregrinatio dell’immagine della Madonna dell'Arco, che raggiungerà, nell’ordine, le parrocchie Sant’Antonio di Padova, Santa Maria La Nova, Immacolata di Ponte di Ferro, San Francesco d’Assisi ai Romani. Si chiuderà, poi, l’8 settembre presso l’Rsa di Madonna dell’Arco.

«L’idea della peregrinatio risale agli anni Cinquanta - ha raccontato padre Gianpaolo Pagano, priore della locale comunità domenicana e rettore del Santuario -. Ovviamente oggi ha dei contenuti e delle modalità differenti. È interessante il movimento di uscita della Madonna “all’inverso”, dal momento che in genere sono i devoti che vanno in pellegrinaggio da lei. In quest’anno particolare, i parroci di Sant’Anastasia hanno richiesto laperegrinatiocome segno di comunione delle comunità parrocchiali ma anche come segno di gratitudine alla Vergine dell’Arco che accomuna tutti i fedeli del territorio anastasiano. Laperegrinatiorappresenta dunque un gesto di reciproca vicinanza tra la Madonna e i suoi devoti, un simbolo di unità e ringraziamento che risuona profondamente in tuttala comunità».

Il prefetto Semeraro presiederà la Santa Messa dell’8 settembre

Domani, giovedì 5 settembre, alle 18:30, sarà il vescovo di Nola, Francesco Marino, a dare inizio al solenne Triduo con la Celebrazione eucaristica di commemorazione della consacrazione della chiesa, presso il Santuario mariano. Il 6 settembre, sempre alla 18:30, presiederà la Santa Messa, l’arcivescovo metropolita di Smirne (Turchia), monsignor Martin Kmetec; il 7 settembre, invece, fr. Gerard Francisco, maestro dell’Ordine dei frati predicatori, alle 12:30, guiderà la preghiera dell’Ora media, mentre il vescovo di Lucera Troia, monsignor Giuseppe Giuliano, celebrerà la Santa Messa delle 18:30. Domenica 8 settembre, alle 11:30, il Solenne pontificale sarà presieduto dal prefetto del Dicastero delle cause dei santi e inviato speciale di papa Francesco, il cardinale Marcello Semeraro; alle 18:00, la venerata immagine, posta su un carro addobbato a festa verrà portata in processione.

«Il momento in cui ricorderemo l’incoronazione voluta e concessa da papa Pio IX, con la presenza dell’inviato speciale di papa Francesco nella persona del cardinale Marcello Semeraro, avrà un carattere davvero unico e speciale - ha aggiunto il rettore del Santuario - . Vuole essere non soltanto una memoria del passato ma anche un impegno per il futuro nella fedeltà alla fede della Chiesa e nell’amore filiale verso la Vergine Maria. L’incoronazione della Madonna, dunque, non è solo un ricordo storico, ma un momento di rinnovata dedizione e speranza per tutta la comunità, che si impegna a mantene-Padre re viva la propria fede e devozione».

Due diademi voluti da un vescovo domenicano

L’immagine della Madonna dell’Arco, oggi venerata a Sant’Anastasia, fu realizzata tra il XIV e XV secolo. Dell’affresco - che misurava 200 centimetri in altezza e 180 in larghezza - oggi restano l’aureola, la corona e parte degli angeli che la reggono, la prospettiva dello schienale del trono e elementi sullo sfondo: solo un terzo dell’originaria opera.

Nel 1873, monsignor Tommaso Michele Passero, vescovo domenicano di Troia e legato alla Madonna dell’Arco, scrisse a papa Pio IX condividendo l’intenzione di voler incoronare la venerata immagine della Madonna dell’Arco. Il 22 agosto il papa rispose positivamente e la Vergine e il Bambino furono incoronati l’8 settembre 1874, con diademi commissionati dal vescovo Passero a sue spese.







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