Nella festa di Santa Maria degli Angeli la professione di fede del diacono Mario Casillo

Il diacono nolano ha emesso anche la promessa di fedeltà e di obbedienza, connessi alla prossima ordinazione sacerdotale, questa mattina, durante la Santa Messa presieduta dal vescovo di Nola, Francesco Marino. La celebrazione si è tenuta presso il Santuario di San Giacomo in Poggio Bustone, nella Valle Santa reatina, tappa del cammino che la Comunità vocazionale diocesana sta compiendo sulle orme di san Francesco d'Assisi.

Questa mattina, presso il santuario di San Giacomo in Poggio Bustone, nella Valle Santa reatina, il diacono don Mario Casillo ha professato la propria fede e promesso di mantenere gli obblighi di fedeltà e di obbedienza connessi alla sua prossima Ordinazione sacerdotale prevista il 7 settembre, alle 19:00, presso la Cattedrale di Nola. 

Il vescovo Marino: «Come Maria diciamo il nostro nella fede, speranza è carità»

Don Casillo ha emesso la "Professione di fede" durante la Santa Messa di questa mattina, presieduta dal vescovo di Nola, Francesco Marino che, con il rettore del Seminario diocesano, monsignor Francesco Iannone, e tutta la comunità vocazionale, è impegnato, in questi giorni, in un viaggio nella Valle santa reatina, sulle orme di san Francesco d'Assisi.

«L'offerta eucaristica di oggi è in particolare per te, caro Mario, ma è per tutti noi come conferma e rinnovamento delle nostre intenzioni più profonde, in risposta alla chiamata di Dio. Maria ci è offerta come esempio. Lei, simbolo perfetto della Chiesa che raccoglie tutti noi a quali il Signore rivolge la sua Parola e chiede l'abbandono alla sua volontà d'amore - ha detto il vescovo Marino durante l'omelia -. Celebriamo oggi la festa di Santa Maria degli Angeli e la liturgia ci offre un passaggio della lettera ai Galati di san Paolo in cui è compresa tutta la mariologia: "Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna" (Gal 2,4). Un passaggio piccolo ed essenziale che racchiude quanto la Tradizione raccoglie come professione di fede: il figlio di Dio viene nella storia nascendo da donna, da Maria, portando a compimento quella pienezza dei tempi che è allo stesso tempo anticipazione di quella pienezza che, per ciascuno di noi, si compirà al termine della storia. E tutto questo può avvenire grazie al "sì" di Maria che è nostro modello, perchè anche noi, come lei, possiamo dire "avvenga di me secondo la tua parola", perchè anche noi possiamo dire il nostro "sì" nella fede, nella speranza e nella carità».

Professione di fede di don Mario Casillo presso il santuario di Poggio Bustone

Originario della parrocchia San Gennaro in San Gennarello di Ottaviano - presso la quale l’8 settembre 2024, alle 19:00, presiederà la prima Celebrazione eucaristica - don Mario Casillo è nato a San Giuseppe Vesuviano il 5 luglio 1988. Dopo il diploma presso l'Istituto statale di istruzione superiore “Luigi De Medici” di Ottaviano, ha conseguito gli attestati di Operatore socio assistenziale e Operatore socio sanitario, per poi lavorare in diverse strutture con bambini affetti da disabilità mentale e psicomotoria. Lo scorso anno ha conseguito il Baccellierato presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale di Napoli - Sezione san Luigi. Attualmente svolge il servizio pastorale presso la parrocchia San Francesco di Paola a Scafati.

La Comunità vocazionale in viaggio sulle orme di san Francesco

Il viaggio della Comunità vocazionale di Nola è iniziato da Greccio, dove, ricordano i seminaristi sulla pagina Facebook del Seminario vescovile, 800 anni fa Francesco volle “vedere con gli occhi del corpo come il ‘Bambino di Betlemme’ fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”; seconda tappa è stato il santuario di Fonte Colombo dove, raccontano ancora i pellegrini nolani "ci siamo immersi sempre più nella vita di Francesco". Fu in questo luogo che Francesco redasse la Regola definitiva; poi, la Comunità è giunta al santuario della Verna, dove il 14 settembre 1224, san Francesco ebbe il dono delle stimmate, e al santuario della Madonna della Foresta, dove Francesco si fermò in attesa di recarsi a Rieti per curare gli occhi.

Comunità vocazionale di Nola
La Comunità vocazionale di Nola






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