Festa della Trasfigurazione del Signore al Santuario di Santa Maria a Castello

Lunedì, 22 luglio, presso il Santuario di Somma Vesuviana avrà inizio un tempo di preghiera e adorazione per prepararsi alla celebrazione del 6 agosto

Lunedì prossimo, 22 luglio, avrà inizio un percorso di preparazione alla festa della Trasfigurazione del Signore presso il Santuario di Santa Maria a Castello in Somma Vesuviana. Un invito alla comunità a raccogliersi in adorazione e preghiera in uno dei luoghi più spiritualmente significativi della città.

Preghiera e adorazione presso il santuario di Somma Vesuviana

Per due lunedì di seguito, 22 e 29 luglio, alle 21:00, presso l'antico luogo di culto sommese, si terrà l'Adorazione eucaristica. «Vogliamo vivere dei momenti di adorazione personale e silenziosa. Vogliamo, lontani dai rumori e dal caos di ogni giorno, fermarci per fare la stessa esperienza di Pietro, Giacomo e Giovanni di fronte alla Luce splendente di Cristo», ha scritto nel messaggio ai fedeli il rettore del Santuario, don Francesco Feola, che presiederà la Santa Messa del 6 agosto, giorno della ricorrenza liturgica, alle 20:30.

Il 6 agosto la festa della Trasfigurazione del Signore

La festa della Trasfigurazione del Signore cade il 6 agosto ed è collegata a quella dell'Esaltazione della Croce che si celebra il 14 settembre: secondo i Vangeli, l'episodio della Trasfigurazione sarebbe avvenuto quaranta giorni prima della Crocifissione. Ad introdurre la festa della Trasfigurazione nel calendario romano è stato papa Callisto III nel 1457.

La tradizione individua nel monte Tabor, in Galilea, il luogo della Trasfigurazione. Qui il Signore si trasfigurò davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni: «Le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un tal candore che nessun lavandaio sulla terra può dare», scrive l'evangelista Marco (9,3); «Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante», si legge nel Vangelo di Luca (9,29); «E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce», scrive Matteo (17,2). 




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