Questa mattina, 4 luglio, presso la comunità parrocchiale di Maria SS. del Rosario di Pomigliano d'Arco, la Caritas di Nola accoglierà una delegazione di Caritas Giordania. La visita è frutto del gemellaggio promosso da Caritas Italiana e Caritas Campania.
A Pomigliano l'incontro con il vescovo di Nola, Francesco Marino
Alle 10:30, presso la parrocchia pomiglianese guidata da don Aniello Tortora, vicario episcopale per la carità e la giustizia della diocesi di Nola, si terrà una testimonianza sul tema della pace a cura di due operatori di Caritas Giordania, Rami e Murad.
Inizialmente è prevista l'introduzione del segretario di Caritas Campania, Raffaele Cerciello, con i saluti dell'incaricato regionale don Carmine Schiavone e dell'assessore alle politiche sociali di Pomigliano d'Arco, Domenico Leone. Le conclusioni sono affidate al vescovo di Nola, Francesco Marino, e all'assessore alla scuola, alle politiche sociali e giovanili della Regione Campania, Lucia Fortini.
Il viaggio di Caritas Giordania in Campania
Sono sei gli operatori di Caritas Giordania che hanno iniziato il proprio viaggio in Campania lo scorso lunedì 1 luglio, accolti dal presidente della Conferenza episcopale campana, monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra. La prima tappa della delegazione araba è stata infatti curata dai volontari della Caritas acerrana.
Oltre alla visita alle Caritas di Nola e di Acerra, i giovani operatori giordani incontreranno le Caritas della diocesi di Napoli, Sorrento-Castellammare di Stabia e di Teggiano-Policastro.
Il viaggio in Italia di Caritas Giordania segue la visita della delegazione di Caritas Campania che, dal 29 al 31 maggio, si è recata proprio in Giordania per avviare rapporti di reciprocità.
«Sarà uno scambio ed un confronto sull’azione pastorale, sociale e caritativa, per condividere percorsi utili ad affrontare le povertà in Giordania, il secondo Paese con la più alta concentrazione di rifugiati pro capite al mondo e baluardo per la sicurezza nella regione mediorientale, dove la Caritas continua a svolgere la sua missione mentre altre agenzie umanitarie sono andate via», si legge nel messaggio di benvenuto sui social della Conferenza episcopale campana.