Oggi, martedì 16 luglio, ricorre la memoria della Beata Vergine del monte Carmelo (o del Carmine), celebrata anche in diverse comunità della diocesi di Nola. Papa Paolo VI, nell'Esortazione apostolica dedicata al culto mariano, sottolineò che questa ricorrenza rientrava tra le feste «celebrate da particolari famiglie religiose, ma che oggi, per la diffusione raggiunta, possono dirsi veramente ecclesiali» (Marialis cultus, 8).
Elia, Maria e il monte Carmelo
Il monte Carmelo è considerato luogo sacro fin dai tempi del profeta Elia (IX secolo) che, come narra il 1 Libro dei Re, qui lottò, sconfiggendoli, con i sacerdoti di Baal, per affermare l'unicità del Dio di Israele e richiamare all'alleanza il popolo che si era allontanato dalla vera fede.
Luogo privilegiato dell'incontro con Dio, il monte Carmelo è situato nel Distretto settentrionale dello Stato di Israele e si estende per 39 km. Caratterizzato da rigogliosa vegetazione, il Carmelo deve a questo il suo nome: Kerem-El (in spagnolo Carmen, da cui l'italiano Carmine) infatti, in ebraico, significa, "vigna di Dio".
Su questo monte, però, sempre il profeta Elia, ebbe anche un'altra visione, narrata sempre nel 1 Libro dei Re: una piccola nuvoletta, proveniente dal mare, fu il segno che Dio inviò al suo servo per garantire la fine della siccità per il popolo. I Padri della Chiesa hanno interpretato allegoricamente questa visione indicando nella nuvoletta il grembo di Maria che avrebbe accolto il Figlio di Dio.
Nel XII secolo, monaci eremiti scelsero proprio il Carmelo per dar vita ad una comunità, lì riunita sotto la protezione della Madre di Dio cui fu intitolata la chiesetta della comunità, col titolo di Beata Vergine Maria del Carmelo. Da questa comunità sarebbe nato l'Ordine dei Carmelitani.
E fu al frate carmelitano, Simone Strock che, il 16 luglio del 1251, apparve la Beata Vergine che assicurò la "salvezza dal fuoco eterno" a quanti fossero morti indossandolo. La vergine, apparve poi, nel 1300 a monsignor Jacques Duèze, futuro papa Giovanni XXII, promettendo che quanti avessero indossato lo scapolare sarebbero stati »tolti dal Purgatorio il primo sabato dopo la loro morte».
Le comunità nolane in festa
Diverse sono le comunità sul territorio della diocesi di Nola in festa, in questi giorni. Il vescovo di Nola, Francesco Marino, oggi, alle 19, presiederà la Santa Messa presso la chiesa Maria Ss. del Carmine in Ottaviano.
Le parrocchie intitolate a Maria del Carmelo, sono Santa Maria del Carmine in Torre Annunziata (Loc. Carminiello), guidata da don Lugi Cella; Maria Ss. del Carmine in Terzigno, guidata da don Guido Decorato; Maria Ss. del Carmine e di San Liberatore in Mugnano del Cardinale, guidata da don Giuseppe Autorino; Maria Ss. del Carmine in Nola, guidata da don Enrico Tuccillo
Forte devozione alla Vergine del Carmelo è quella della parrocchia San Felice in Pincis in Pomigliano d'Arco di cui fa parte la Rettoria intitolata alla Vergine, e quella di San Felice in Pincis in Cimitile, cui appartiene la Congrega del Carmine.