Oggi ricorre la memoria liturgica di San Vincenzo Ferreri. Nella diocesi di Nola sono due le parrocchie intitolate al santo predicatore domenicano: una si trova a Polvica, frazione di Nola, ed è guidata da don Pasquale Ferrara, l'altra è a Scafati, ed è guidata guidata da don Vincenzo Ragone.
Scafati in festa per san Vincenzo Ferreri, il predicatore domenicano che operò per la pace ecclesiale
A Polvica, come da tradizione, il santo patrono sarà festeggiato a luglio insieme a Sant'Anna. A Scafati invece, domenica 7 aprile, alle 17:00 si terrà la Solenne processione cui seguirà la Santa Messa presieduta da don Giuseppe Matrone, studente in Diritto Canonico e collaboratore pastorale presso la parrocchia di Santa Maria la Nova in Sant'Anastasia.
Predicatori durante il triduo di preparazione sono stati don Gennaro Romano, parroco di Santa Maria delle Vergini in Scafati, don Antonio Federico, parroco di Santa Maria delle Grazie in Scafati, e don Giuseppe De Luca, parroco di San Francesco di Paola in Scafati.
Domani, sabato 6 Aprile, alle 17:00, sarà il vescovo Francesco Marino, a presiedere la Celebrazione eucaristica durante la quale conferirà il sacramento della Cresima.
San Vincenzo Ferreri: l'angelo dell'apocalisse.
Di origini spagnole, Vincent Ferrer (italianizzato Vincenzo Ferreri) nacque a Valencia il 23 gennaio 1350. Fin da bambino mostrò una assidua propensione per la preghiera e la mortificazione, infatti, a diciotto anni scelse di entrare nell'ordine domenicano vestendo l'abito nel1368. Apprezzato come predicatore e teologo, fu tra i principali fautori per la composizione dello scisma d'Occidente che, dal 1378 aveva spaccato il mondo cattolico: due papi e due sedi papali, Roma e Avignone.
Instancabile nella predicazione viaggiò ininterrottamente, annunciando il Vangelo e invitando alla conversione in vista del Giudizio universale, un tema che gli fece guadagnare l'appellativo di "angelo dell'apocalisse". Tanti i miracoli, le conversioni e le visioni a lui attribuiti.
La morte lo colse all’età di settanta anni, il 5 aprile 1419, durante un viaggio a Vannes, in Bretagna (Francia), nella cui Cattedrale sono conservate alcune reliquie. Altre reliquie furono portate a Valenza, città in cui era nato.
Il papa spagnolo Callisto III celebrò la cerimonia della sua canonizzazione il 3 giugno 1455; il suo culto fu confermato da papa Pio II che, con bolla del 1458, fissò per la sua festa la data del 5 aprile, mentre l’Ordine Domenicano lo ricorda il 5 maggio.
San Vincenzo Ferreri è compatrono di Napoli e protettore dei predicatori e dei costruttori.