Sabato 24 febbraio, presso la parrocchia Santa Maria La Nova in Sant'Anastasia, si celebra il 25° anniversario della morte del fondatore dell'Unione Amici di Lourdes e Santuari Italiani (Ualsi), Federico Pepe.
«Il suo ricordo risplende ancora vivido tra di noi e il suo carisma continua a ispirare le nostre azioni quotidiane», ha dichiarato il presidente della Fondazione Ualsi, don Raffaele Rianna.
Il ricordo di Federico Pepe
Sarà il vescovo di Nola, Francesco Marino, a celebrare, alle 19:00, la Santa Messa in suffragio di Federico Pepe, presso la parrocchia di Santa Maria La Nova dove, alle 16:30, sarà inaugurata una mostra fotografica dedicata al fondatore dell'Ualsi, e alle 17:30, si svolgerà un momento commemorativo attraverso la testimonianza di chi l'ha conosciuto.
«La sua vita, caratterizzata da dedizione per i malati e i disabili, da saggezza e fede incrollabile, ha creato un'eredità preziosa che continua a vivere nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo», ha aggiunto don Rianna.
Un testimone d'amore
Federico Pepe è nato a Sant'Anastasia il 15 novembre del 1915, secondo di otto figli. A nove mesi gli viene diagnosticata una poliomielite. Nonostante i suoi limiti fisici, riesce regolarmente a finire gli studi e a lavorare come grossista di frutta. Tra le sue passioni la musica e il pianoforte: compone, infatti, un inno alla Madonna.
Le disavventure per Pepe non finiscono perché, di ritorno dal viaggio a Roma per l'anno Santo del 1950, rimane coinvolto in un incidente che lo costringerà sulla sedie a rotelle.
A soli 35 anni, Pepe perde la gioia di vivere e cade in una forma di depressione, caratterizzata da rabbia e mutismo. Grazie all'insistenza di amici e familiari, decide di andare in pellegrinaggio Lourdes. Pepe si ritrova circondato dalla sofferenza di tanti altri malati e inizia a pregare non solo per sé ma anche per un uomo che gli stringeva la mano: «Immediatamente sentii una pace profonda calarmi nell'animo. La rabbia che sentivo dentro era scomparsa. Vedevo le cose in una luce nuova», racconta lo stesso Pepe.
Così, di ritorno da Lourdes, Pepe decide, insieme a un gruppo di amici e giovani, di fondare un'associazione di volontariato di assistenza per i disabili. Lui stesso si fa testimone e promotore dell'Ualsi nelle parrocchie non solo della Campania ma anche della Basilicata e della Calabria.
Il vescovo di Nola, monsignore Guerino Grimaldi, benedice l'Ualsi erigendola a Pia Unione con decreto il 10 giugno del 1973. La cura e l'attenzione verso gli ammalati di Federico Pepe lo portano a fondare il Villagio della Fratellanza, alle pendici del Monte Somma: una struttura polifunzionale dove le persone affette da disabilità possono essere accolte e seguite.
Il 20 febbraio del 1999, Federico Pepe muore. Il 21 aprile 2000, il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma, costituisce la Fondazione Ualsi.