Ieri mattina, i sacerdoti e i parrocci di Pomigliano d'Arco si sono recati ai cancelli dello stabilimento Stellantis per portare il sostegno del vescovo di Nola, Francesco Marino, e delle comunità parrocchiali cittadine, ai lavoratori di Tresnova, l'azienda che si occupa della logistica per il colosso delle auto, in sciopero permanente dopo l'annuncio del mancato rinnovo della commessa prevista il prossimo 31 dicembre.
Appello ai cittadini: «Non lasciamo soli i lavoratori»
Sono 90 i posti a rischio nello stabilimento di Pomigliano d'Arco. Alle Istituzioni, i parroci chiedono di fare quanto possibile «per scongiurare un'altra piaga sociale per il nostro territorio, già tanto martoriato». Ma non manca l'appello ai cittadini: «Invitiamo anche tutti i fedeli delle Comunità parrocchiali della Città a non lasciare soli i lavoratori. Facciamo sentire loro la nostra vicinanza e solidarietà concreta. Insieme possiamo farcela ad organizzare e costruire la speranza ed assicurare un Natale e futuro sereno, di dignità e libertà, ai lavoratori e alle loro famiglie edare concretezza all’articolo 1 della nostra Costituzione».
L'appello dei presbiteri di Pomigliano d'Arco, don Aniello Tortora, parroco di Maria SS. del Rosario e vicario episcopale per la Carità e la Giustizia, don Filippo Centrella, parroco di Santa Maria delle Grazie, don Pietro Ciccarelli, parrocco di San Pietro apostolo, don Pasquale Giannino, parroco di San Francesco d'Assisi, don Leonardo Falco, parroco di San Felice in Pincis, don Sebastiano Marino, viceparroco di Maria SS. del Rosario, don Salvatore Romano, parrocco di Santa Maria del Suffragio,e don Peppino Testa, cappellano del Cimitero cittadino, sarà letto, domenica 8 dicembre, al termine delle Messe, in tutte le parrocchie pomiglianesi.
Leggi l'appello dei parroci di Pomigliano
La Chiasa di Nola è da sempre vicina ai lavoratori. Lo scorso 26 ottobre, attraverso una nota congiunta del Vicariato per la Carità e la Giustizia di Nola e dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro di Acerra, il vescovo di Nola, monsignor Marino, e il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, hanno espresso «piena vicinanza e solidarietà ai lavoratori di Stellantis e dell’intera filiera automotive» e deunciato «mancanza di un piano industriale» e il «disimpegno» di Stellantis e delle Istituzioni.
I vescovi delle diocesi di Nola e di Acerra hanno invitato«le Istituzioni, locali, regionali, nazionali ed europee a bloccare questa deriva pericolosa e a fare tutto quanto è possibile per costruire il futuro dell’industria dell’auto» e «la Stellantis a condividere le scelte con i lavoratori e a mettere al centro delle decisioni dell’Azienda non solo il profitto (pur lecito) ma soprattutto i lavoratori con le loro famiglie».
Già lo scorso febbraio, il vescovo Marino aveva rivolto un appello a Istituzioni e Stellantis per salvaguardare i posti di lavoro.