Il Centro Giorgio La Pira di Pomigliano d'Arco promuove un confronto su “Il Medioevo della cultura e delle Università (XII-XV secolo)”. L’incontro rientra nella programmazione delle attività del Centro che ogni mercoledì organizza dibattiti, riflessioni, su temi di grande attualità, presentazione di libri, meditazioni sull’esperienza cristiana.
Un incontro per scoprire l'eredità culturale del Medioevo
Saranno lo storico medievista e professore dell'Università di Bologna, Fabrizio De Falco, e Davide Passerini, ricercatore del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Federico II di Napoli, a confrontarsi sul tema, mercoledì 9 ottobre, alle 18:00, presso la Rettoria Maria SS. del Carmine di Pomigliano d'Arco. L'introduzione e la moderazione sono affidate a Gaetano Pugliese, fondatore del Centro La Pira, e Anna Criscuolo, docente di materie letterarie. Durante la serata, ci sarà anche un momento musicale con il chitarrista Roberto Capozzi che eseguirà canzoni e ballate tratte dall'album "Il poeta di corte" di Angelo Branduardi.
«Per molti studiosi il Medioevo resta il periodo storico più controverso, motivo di ricerche e dibattiti in tutta Europa. L’Europa politica, d’altra parte, si interroga spesso sulle sue radici, offrendo spunti di analisi sui mille anni di storia succeduti alla caduta dell’Impero romano d’Occidente. Per lungo tempo quel lungo periodo è stato definito secolo buio per l’intrecciarsi di vicende complesse e dolorose. Epidemie, guerre, invasioni barbariche hanno suscitato il particolare interesse della storiografia. La suddivisione stessa tra Alto e Basso Medioevo è motivo di osservazione storica. Ci fu, tuttavia, anche spazio per la cultura e i centri universitari. Cosa possiamo ritrovare oggi di culturalmente valido e di studio? L’incontro sul Medioevo si annuncia molto stimolante per approfondire cosa è arrivato ai giorni nostri sulla diffusione della cultura, sulle scoperte scientifiche, sull’edificazione dei luoghi di culto, sull’architettura. Alcune prestigiose Università italiane furono fondate durante quel periodo e sono ancora oggi centri di eccellenza in discipline umanistiche e scientifiche», spiegano gli organizzatori.