Giornata mondiale della salute mentale: serve il contributo di tutti

La riflessione di Giuseppe Auriemma ed Emilio Costagliola, rispettivamente psichiatra e infermiere del Centro di salute mentale Asl Na 1 Centro

di Giuseppe  Auriemma e Emilio Costagliola

Ricorre oggi, 10 ottobre, la Giornata mondiale della salute mentale 2024. Istituita nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale e riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), promuove la consapevolezza e la difesa mentale contro lo stigma sociale. L’Oms stima che quasi un miliardo di persone convive con un disturbo mentale.

La salute mentale si interseca con vari aspetti della vita, tra cui l'istruzione, l'occupazione, l'alloggio e la partecipazione sociale. Come diceva la poetessa Alda Merini "anche la follia merita ì suoi applausi" perché i folli guardano il mondo da un’altra prospettiva che non è per forza quella sbagliata, ecco perché in questa giornata la discussione è molto ampia sul fatto che devono esserci leggi, risorse…ma non basta , bisogna dare tutti, nessuno escluso, il proprio contributo, a costruire una società con una fortissima sensibilizzazione sul tema. La pandemia ha evidenziato come sia indispensabile pensare la tutela del benessere mentale e della salute mentale in tutto il ciclo di vita, in tutte le età, in ciascuna con strumenti e competenze diverse, dalla nascita e dalla prima infanzia all'adolescenza e fino alla vecchiaia. La salute mentale non si costruisce soltanto con l'azione dei servizi dedicati, ma questi stessi servizi, con tutte le professionalità che li compongono, richiedono risorse umane molto più abbondanti per garantire la prossimità alle persone nel loro contesto. In un anno così importante per la salute mentale italiana - per i cento anni di ricorrenza dalla nascita di Basaglia - è ancora più emergente il tema dell’impegno per la promozione della salute mentale nella popolazione, come per quelli affetti da patologie psichiatriche gravi, e quindi verso gli ultimi, i fragili, in ogni contesto sociale, familiare e lavorativo.

Il tema scelto dall'Organizzazione mondiale della snità quest'anno è "It is time to prioritise mental health in the workplace” ("È tempo di dare priorità alla salute mentale nei luoghi di lavoro"). Ma cosa vuol dire parlare di salute mentale in luoghi di lavoro? Significa affrontare un tabu, perché già solo parlarne crea un timore di forti conseguenze sul luogo di lavoro, nel rapporto con i colleghi, il datore di lavoro, sul proprio ruolo e carriera. In un campione di mille lavoratori, il risultato di uno studio, ha rilevato che il 44% degli intervistati parlare di disagio psicologico in azienda è ancora difficile. Prendendo i dati, quasi un lavoratore su due (il 49,4%) dice di trovarsi in una situazione di grave disagio psicologico. Il principale motivo, come dice esattamente la metà, è il clima interno difficile. Seguono i carichi di lavoro eccessivi, indicati dal 38% e le attività ripetitive e poco stimolanti. Esiste anche una questione di genere perché il fenomeno sembra essere più accentuato tra le donne, che dicono di avere un livello di disagio psicologico maggiore rispetto agli uomini, disagio che tende ad aumentare con l’età. (Società di recruiting Hays e la piattaforma digitale per il benessere psicologico e centro medico autorizzato, Serenis. Fonte il Sole 24 ore).

Negli ultimi anni i giovani e adolescenti hanno avuto maggior bisogno di assistenza e cure per un diffuso disagio e sofferenza che spesso sfocia in severi quadri psicopatologici. Ecco perché la salute mentale è essenziale anche nella scuola dove sia insegnanti che studenti affrontano elevati livelli di stress, che possono causare burnout, ansia e depressione. La promozione del benessere mentale aiuta a migliorare l’ambiente scolastico e a prevenire problematiche psicologiche più gravi. Lo stress cronico, soprattutto quando ignorato, può sfociare in ansia, depressione e burnout. Numerose le iniziative che vedremo nelle nostre piazze, a Napoli e in Campania, tra queste l’illuminazione di verde, colore simbolo della Salute mentale, di un monumento pubblico (a Napoli del Tritone) e presso l’ex Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi dove sarà celebrata insieme a un collegamento con le piazze DSM italiane coinvolte nell’iniziativa e con una assemblea pubblica in stile Basaglia; a Caserta con un incontro artistico e culturale e il premio letterario ” le parole che curano”. 





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