San Felice in Pincis di Pomigliano d'Arco: la celebrazione della Cresime apre il novenario del Santo Patrono

A presiedere la Santa Messa è stato monsignor Giovanni Rinaldi che ha esortato i cresimandi ad essere cercatori della verità come i Magi

Venerdì scorso, 5 gennaio, ha avuto inizio il novenario nella parrocchia di San Felice in Pincis di Pomigliano d'Arco con la celebrazione delle Cresime. La Santa Messa è stata presieduta dal vescovo emerito della diocesi di Acerra, monsignore Giovanni Rinaldi

«Quella di San Felice è una bellissima festa ed io sono particolarmente legato al Santo presbitero essendo nato e cresciuto a Cimitile dove pure si festeggia lo stesso Santo Patrono», così ha esordito nell'omelia monsignore Rinaldi salutando la comunità pomiglianese.

«Come i Magi dobbiamo essere cercatori della verità»

«Nel giorno dell’Epifania, Dio si manifesta e ci viene incontro e viene a visitare la terra. Poi, ci sono i Magi che sono persone pagane ma la missionarietà è per tutti. Si sono messi in cammino perché hanno visto il segnale della 'Stella'. Una congiunzione astrale, dimostrata dagli scienziati, che ha avuto luogo proprio a Babilonia da dove sono partiti gli stessi magi», ha detto monsignor Rinaldi durante l'omelia della Celebrazione eucaristica.

«Noi siamo abituati a pensare che scienza e fede camminano su strade diverse ma, in realtà, il cosmo è opera del Signore ed è una 'Verità' di fondo - ha aggiunto l'emerito di Acerra -. I magi erano scienziati e sapienti ma cercavano qualcosa di più per dare pienezza al linguaggio del cosmo e del loro stesso sapere. D'altronde il desiderio del nostro cuore di Cristiani è proprio quello di conoscere il senso profondo della nostra vita come i magi che così si sono messi in cammino per cercare. Non basta, evidentemente, la scienza ed ecco che la stella diventa un punto di riferimento per trovare risposte. Come voi, cresimandi, che volete rimettervi in cammino per cercare la ‘stella’ che però poi scompare. E così dovete interrogare i sacerdoti per trovare delle risposte, ricordando che Dio conduce sempre il suo popolo».

«I magi, - ha concluso monsignor Rinaldi - dopo aver trovato Gesù, lo adorano come re e Dio, si prostrano portando doni. Venendo al mondo, Gesù mostra così il volto di Dio e chi vuole essere uomo di fede deve conoscere Dio. La conoscenza di Dio permette anche di rapportarsi in un modo giusto agli altri uomini. La Cresima è un dono speciale e con lo Spirito Santo cresciamo nella fede, nella speranza e nella carità. Riconosciamo così Gesù perché il suo volto e la sua storia non possono essere rinnegati. E chi si riconosce in Gesù diventa come lui. San Felice è stato martire e testimone perché ha vissuto come Gesù mettendo al centro della sua vita e fede i suoi insegnamenti».

Monsignor Giovanni Rinaldi. (Foto: Emiliano Andre)






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