Questa sera, il gruppo di giovani pellegrini a Lisbona con la Pastorale giovanile e quello dell'Azione cattolica della parrocchia Santa Maria delle Vergini di Scafati si ritroveranno nella palestra che li ospiterà in queste ultime giornate portoghesi.
La gioia di ritrovarsi si sommerà alle tante altre emozioni vissute all’accoglienza del Papa al Parque Eduardo VII e al Parco delle confessioni, allestito nel giardino Vasco da Gama, nel quartiere di Bélem, dove si è tenuta la via Crucis.
A Lisbona il mondo è a portata di mano
«Quella che sto vivendo è un’esperienza inimmaginabile. Quando sono partita non credevo che avrei potuto toccare il mondo, incontrare il mondo attraverso i miei coetanei. Così come non avrei immaginato di poter vivere momenti di così forte spiritualità e raccoglimento in mezzo ad una folla di giovani immensa», racconta Marilena Giugliano che da Nola – dalla parrocchia Maria SS. della Stella – si è unita al gruppo scafatese per il viaggio.
Meraviglia è anche il sentimento che traspare dal racconto di Domenico Sicignano, responsabile del gruppo di Scafati: «Camminiamo molto per spostarci da un luogo all’altro, ma la distanza non pesa: davvero stiamo vivendo un viaggio unico. E la cosa che più ci sorprende è che sebbene, perché in tanti, non riusciamo ad essere vicini ai luoghi dell’azione liturgica, percepiamo ugualmente l’intensità di ogni momento».
Don Amato: «I giovani chiedono confronto, conforto e guida»
La bellezza che i giovani cercano e desiderano cammina per le strade portoghesi: «Questa mattina abbiamo vissuto la catechesi con il vescovo di Padova. Al termine i ragazzi hanno potuto confessarsi e le confessioni confermano che la Gmg non è solo un momento ‘emozionale’ ma di incontro con il ‘senso della vita’. È bello vedere tanti giovani che cercano in noi adulti confronto, conforto e guida», racconta don Mariano Amato, parroco di Cicciano, accompagnatore dei giovani della Pastorale giovanile diocesana.
Ricci: «Sto sperimentando la possibilità concreta dell'inclusione»
Domani, anche la scrittrice di Pomigliano D'Arco, Maria Rosaria Ricci, raggiungerà Lisbona con il Centro Volontari della Sofferenza: «I primi giorni del viaggio - spiega al telefono la giornalista, affetta da tetraparesi spastica - li abbiamo trascorsi a Fatima, tra preghiere e catechesi. Sono stati giorni in cui ho potuto sperimentare la possibilità concreta dell'inclusione, toccare con mano la gioia e sentire tutto il peso della responsabilità a mettere a frutto i propri talenti che viene da un serio cammino di fede. Il momento più toccante e intenso, ad oggi, è stato senza dubbio quello dell'adorazione eucaristica vissuta: con la mediazione di educatori e dei tanti genitori presenti, anche i miei compagni di viaggio affetti da disabilità mentale hanno potuto essere pienamente partecipi del momento. E pensare che, prima di partire, mi ero chiesta come, molti di noi, avrebbero potuto vivere appieno questo viaggio».
