Alcuni oggi, altri mercoledì, altri ancora giovedì. Carichi di entusiasmo, anche i circa 100 giovani della diocesi di Nola raggiungeranno Lisbona per vivere la Giornata mondiale della Gioventù insieme 65.000 pellegrini italiani e – secondo dati di inizio luglio – più di 350mila coetanei provenienti da tutto il mondo.
Questa mattina le prime partenze per la Giornata mondiale della Gioventù
Ad aprire le danze della partenza sono stati, questa mattina, i giovani della Comunità dei Padri Giuseppini del Murialdo di San Giuseppe Vesuviano e quelli del Cammino Neocatecumenale.
I “giuseppini”, prima di raggiungere la capitale portoghese, soggiorneranno a Madrid per condividere con tanti altri gruppi di giovani aderenti allo stesso carisma, un ciclo di catechesi su alcuni temi del magistero di papa Francesco: ecologia integrale, amicizia sociale, l’annuncio dell’amore di Dio. Il gruppo neocatecumenale invece, soggiornerà a Madrid, Caravaca de La Cruz, Granada, Murcia, Siviglia prima di arrivare a Lisbona per la Veglia: durante il cammino i giovani pellegrini vivranno momenti di preghiera, catechesi e missione.
«Le giornate – spiega Alessandro Svelto, uno degli accompagnatori del gruppo neocatecumenale – cominceranno ogni mattina con le lodi e il vangelo del giorno e finiranno con la compieta. Durante gli spostamenti da una città all'altra (ci saranno molti chilometri da fare in pullman) i ragazzi si presenteranno e diranno le loro aspettative sul pellegrinaggio che stanno vivendo. È una benedizione per noi catechisti vedere la semplicità e la concretezza di questi ragazzi, vedere come leggono la loro storia, a volte davvero complicata, alla luce del vangelo».
A Fatima con tutti i giovani della Campania
Il 2 e 3 agosto, a lasciare il suolo italiano sarà il gruppo coordinato dal Servizio di Pastorale giovanile diocesano – affidato a don Umberto Guerriero - e quello coordinato dall’Azione cattolica della Parrocchia Santa Maria delle Vergini di Scafati. I componenti del primo, dopo una tappa a Fatima con gli altri 1300 giovani campani giunti in Portogallo, vivranno alcuni dei momenti di catechesi (3 e 4 agosto) e gli appuntamenti con il Papa: l'accoglienza del Santo Padre (3 agosto), la Via Crucis (4 agosto), la Veglia serale (5 agosto), la Messa conclusiva (6 agosto). Tappe queste che scandiranno anche il viaggio dei ragazzi dell’Ac che si concluderà a Fatima il 9 luglio.
«Forte è l’attesa della partenza: dopo anni di ascolto di magnifiche testimonianze sulle passate Gmg, molti di noi potranno finalmente sperimentare l’esperienza dell’incontro con Dio insieme a tanti coetanei da tutto il mondo - racconta il responsabile del gruppo di Scafati, Domenico Sicignano - Sono certo che le ansie e le preoccupazioni di questi mesi cederanno tra pochissimo il posto all’entusiasmo e alla gioia. Il nostro gruppo si compone anche di due giovanissimi ed una adulta, a testimonianza di una gioia vera che tramandata di generazione in generazione tiene sempre acceso il desiderio di vivere l’esperienza della Gmg e tramandarla ai giovani che verranno dopo di noi, così come l’annuncio del Vangelo».
Il vescovo Marino: «Abbiate fede! Come Maria accogliete la compagnia dello Spirito»
Il vescovo Francesco Marino sarà negli stessi giorni a Lisbona per vivere la Gmg. «Abbiate fede», ha detto a quanti dei giovani nolani in partenza per Lisbona hanno potuto prendere parte, il 17 luglio, all’incontro a Cicciano promosso dalla Pastorale giovanile diocesana, per ricevere la benedizione del presule per l’imminente viaggio. «La fede – ha continuato monsignor Marino – è l’ideale spirituale per ognuno di noi e per la Chiesa tutta. Come Maria, ‘andate e servite’, come lei accogliete la compagnia dello Spirito Santo che ci rende beati nella fede. È la fede in Dio che ci dà pienezza, che dà senso alla nostra vita».
Anche il responsabile della Pastorale giovanile diocesana, don Umberto Guerriero, ha dedicato alla partecipazione nolana alla Gmg una riflessione, pubblicata su inDialogo - il mensile diocesano, dorso regionale di Avvenire - lo scorso 23 luglio, collegando, come ha fatto papa Francesco nei suoi messaggi, la Giornata mondiale della Gioventù a quella dei Nonni e degli Anziani.
Don Guerriero: «Nella fretta di Maria il ritmo dei passi di ogni generazione»
«Siamo giunti alla vigilia della XXXVII Giornata mondiale della gioventù, che verrà celebrata a Lisbona dall’1 al 6 agosto. Nei prossimi giorni centinaia di migliaia di giovani, provenienti dai cinque continenti, raggiungeranno la capitale portoghese per vivere una settimana di amicizia, condivisione e preghiera assieme a papa Francesco. Si tratta di un’esperienza che ha segnato molte generazioni e che ancora oggi è capace di suscitare curiosità ed entusiasmo.
Dopo l’interruzione dovuta alla pandemia, si sta riscoprendo l’importanza di questa come di altre occasioni di incontro e comunione. In un tempo in cui siamo iperconnessi e le distanze virtuali paiono inesistenti, quelle reali sembrano accentuarsi pericolosamente. Abbiamo ancora bisogno di occasioni, semplici e genuine, per costruire un’autentica fraternità che abbatta le barriere del pregiudizio e ci aiuti a riconoscerci figli dell’unico Padre. Tra queste, un certo rilievo assume proprio la Gmg, che segna certamente una discontinuità rispetto allo scorrere ordinario della vita di tanti giovani eppure non può risultare solamente un’esperienza isolata.
C’è chi teme che questa iniziativa possa restare un momento estemporaneo, senza ricadute sulla quotidianità dei ragazzi; ma proprio il Papa prova ad allargare gli orizzonti attraverso il recente messaggio diffuso in vista della III Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che verrà si celebra proprio oggi, 23 luglio. Il Santo Padre Francesco, cogliendo la “bella vicinanza” tra questo appuntamento e la Giornata della gioventù, sottolinea come entrambe siano accumunate dallo stesso tema: la “fretta” di Maria nel visitare Elisabetta (Lc 1,39). Si tratta di un’occasione propizia per riflettere sul rapporto tra generazioni solo in apparenza lontane; un legame che si rivela, alla luce della Parola, generativo e fecondo.
Troppo spesso giovani e anziani condividono la stessa sorte, quella di ritrovarsi ai margini di una società in cui sembra contare solo il profitto. Papa Francesco invece li riporta al centro, invitando i giovani della Gmg a imparare dalle generazioni che li hanno preceduti alcune fondamentali attenzioni: custodire la memoria, per riconoscere il dono di appartenere a una storia più grande; scoprire che i sogni più belli non si realizzano in un attimo, ma attraverso una crescita e una maturazione graduale, che chiede impegno, costanza e responsabilità; aprirsi al futuro con fiducia, accogliendo le infinite possibilità di bene che ci vengono donate dalla misericordia di Dio.
Tutti siamo chiamati a fuggire l’ansia, che ci rende preoccupati ma superficiali, per lasciarsi animare dalla fretta buona, quella del cuore, che ci spinge verso l’altro».