La piccola comunità di Scisciano, comune in provincia di Napoli, si appresta a festeggiare San Martino di Tours e vivere, nel piccolo borgo locale intitolato al santo - il Borgo di San Martino - la 25esima edizione della Festa del vino e della Sagra P’zzett e vin cuott - pizzette di vino cotto - in modo sempre più unico e caratteristico. «Esprimo piena soddisfazione per il traguardo raggiunto, l'auspicio è che sempre più giovani si avvicinino alla nostra associazione con l'intento di preservare questa meravigliosa tradizione», ha commentato Enzo Nava, presidente dell'associazione culturale San Martino, promotrice della sagra.
San Martino, festa del vino: tra tradizioni e solennità
«A San Martino ogni mosto diventa vino». Questa è una frase che sempre ripetevano gli anziani, e ancora si ripete. La tradizione popolare si è sempre unita a quella religiosa e socio-culturale nel piccolo borgo di San Martino. L’11 novembre - giorno della memoria liturgica del Santo - nella piccola frazione di Scisciano, il tempo sembra fermarsi e lasciare spazio alla solennità e alle tradizioni, un tempo più sentite e vissute; oggi lo sviluppo demografico non corrisponde a una consapevolezza comunitaria e questo ha reso negli ultimi anni la festa di San Martino più «dormiente» ma non per questo meno sentita. Anche se la famosa «estate di San Martino» ha lasciato spazio a temperature più fredde, l'ardore e l'orgoglio delle antiche tradizioni sembrano resistere alle difficoltà del tempo.
Una piccola comunità nella comunità: è sempre stata così la realtà del borgo. La solennità di San Martino è sempre stata occasione di aggregazione sociale e religiosa. La memoria storica che portano in dono gli anziani è un tesoro troppo prezioso per essere dimenticato e abbandonato. Ecco che l’appuntamento religioso e il momento sociogastronomico della sagra della P’zzett e vin cuott - dolce tipico della realtà contadina, insignito del titolo «prodotto tipico» dalla Regione Campania - diventano punti di incontro fondamentali per far vivere un luogo storico come la borgata di San Martino. La responsabilità delle nuove generazioni rappresenta una sfida nel continuare a tramandare con passione e fede ciò che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi l’11 novembre per la comunità di San Martino.
Martino, vescovo di Tours. L’uomo, il santo, il culto
Anche per questo, domani, giovedì 9 novembre, alle ore 17:30, alla vigilia dei tre giorni della sagra (10-11-12 novembre), ha luogo un incontro a sfondo culturale, artistico e religioso nella chiesa del borgo, intitolata a Santa Maria della Cuna. La vita e la storia di San Martino verranno raccontati attraverso gli interventi di alcuni esperti: Mario Cesarano, archeologo della Soprintendenza Abap per l’Area Metropolitana di Napoli, tratterà «Il territorio nolano al tempo di San Martino». Tonia Solpietro, direttrice del Museo diocesano di Nola, racconterà «La statua lignea di San Martino nella Chiesa Santa Maria della Cuna» e Carlo Ebanista, docente di Archeologia medievale dell’Università degli studi del Molise, spiegherà «Il culto di San Martino di Tours tra fonti scritte e testimonianza monumentali».
A fine serata è previsto il “Papiellum Proclamationis” della pizzetta di vino cotto, una breve rappresentazione teatrale, sempre a cura dell’associazione culturale di San Martino, durante la quale le pizzette saranno benedette da don Rolando Liguori, parroco della della chiesa dei Santi Germano e Martino. «La pizzetta non è solo un dolce tipico ma rappresenta un'eredità da custodire e lasciare alle future generazioni», ha spiegato don Liguori che, sabato 11 novembre alle ore 18, guiderà per le strade di Scisciano la processione del busto di San Martino. Al termine del corteo, la comunità si ritroverà nella chiesa Santa Maria della Cuna per la solenne messa, presieduta da padre Valerio della Comunità Missionaria di Villaregia.