di padre Mario Foglia, mdv
Quando ne scrisse s4 «Tuttociclimo» nell’ottobre del 1981, il professore Mario Folliero, animatore del primo incontro ciclistico della Campania a Visciano, intitolò il pezzo «Fascinoso richiamo mariano».
Da allora il raduno annuale si sta ripetendo, con entusiasmo sempre maggiore e quest’anno, lo scorso 16 ottobre, erano più di un migliaio i partecipanti. Da allora, ogni domenica, gruppi di ciclisti raggiungono Visciano per pregare dinanzi alla Vergine Consolatrice, divenuta dal 1982, la Patrona dei Ciclisti della Campania, come ricorda anche la pittura realizzata allora dall’artista Riccardi Ciro.
Ecco chi era Mario Folliero
Come uomo innanzitutto. Mi servo dell’articolo che la figlia del professore, Linda, che ringrazio anche per la sua presenza a questo raduno, mi ha inviato tempo fa, dal titolo: «Il professore Mario Folliero, voce del ciclismo campano-uomo di eccezionale carattere, ottimista, dedito al sorriso e al buon umore». Con otto parole trovo qui tratteggiata la sua figura umana: «Padre, educatore, giornalista, speaker, poeta, drammaturgo, musico e regista».
Come professionista cristiano n cristiano testimone anche nel ciclismo e nella cultura; un grande innamorato della Vergine Consolatrice del Carpinello, entusiasta del «dinamico e carismatico padre Arturo». Così lo ricordo anch’io nel 1981. lo attingo dall’articolo che egli scrisse su «Tuttociclismo» nel 1981 e che padre Arturo ha riportato in «Redenzione» nel febbraio dell’anno seguente: «Un pedalare in ascesa, duro, impegnativo…salgono i ciclisti in devoto pellegrinaggio verso quel “Carpine”, l’albero che custodì geloso la Immagine della Madonna, nascosta forse, per proteggerla dal fanatismo iconoclasta e che rivide la luce grazie alla forza di taumaturgiche rivelazioni per dare un segno dei tempi nuovi, e preannunziare “nuove portentose fioriture”. Sono esse il Santuario, richiamo fascinoso per tanti pellegrini per un genuino rigenerarsi nella fede, e le Opere annesse per dare una casa a tanti fanciulli bisognosi. ”Fioriture” che da Visciano irradiano nel mondo l’ansia tormentata di un Apostolo, padre Arturo».
Il professore, educatore cristiano, si accorge del mondo giovanile contemporaneo e lo delinea così «In tempi in cui la gioventù è frastornata da tanti falsi luccichii ed è smarrito il concetto dei valori morali, questi ciclisti a protezione della splendida fioritura dello sport delle due ruote, che ripropone con particolare impegno il gusto delle cose belle, pulite e sane, con la pratica sportiva, salgono per deporre ai piedi della Madonna le richieste della sua Materna protezione. 'Noi ti vogliamo e ti eleggiamo protettrice', ha gridato uno per tutti».
La devozione per padre Arturo
Notiamo dall’articolo la delicatezza del professore Folliero e la grande venerazione per padre Arturo. Infatti nel suo articolo così continua: La formale richiesta è stata consegnata nelle mani del “Don Bosco” dei nostri tempi, padre Arturo, dell’Apostolo operatore del bene, amministratore della misericordiosa Provvidenza Divina, tanto sensibile e pensoso dei problemi giovanili».
Concludo con le sue stesse parole: «Il carismatico uomo di fede, durante la Messa, con quella comunicativa che si ritrova familiare e accattivante, ha centrato la figura del vero atleta, che pedala in ascesa, senza una battuta d’arresto, senza mai perdere di vista i veri valori della vita».