In occasione dell’ultimo incontro nazionale dell’Ordo Virginum (Ov), tenutosi a Roma dal 18 al 21 agosto, sul tema “Ordo virginum, profezia di sinodalità. Far fiorire speranze, fasciare ferite, intrecciare relazioni, imparare l’uno dall’altro”, Domenica De Cicco, consacrata diocesana dell’Ov, è stata eletta membro del Gruppo di collegamento nazionale.
Quali sentimenti la abitano in questo momento, per questo nuovo impegno?
Porto nel cuore la gioia degli intensi giorni vissuti a Roma, della preghiera, dell’intreccio di relazioni, degli approfondimenti tematici, della stima e della fiducia donatami per il servizio che
mi è stato affidato insieme ad altre tre sorelle delle diocesi di Roma, di Milano e di Fermo. Sonomgrata al Signore per i doni che mi ha elargito e della possibilità di metterli a servizio delle sorelle dell’Ordo virginum e della Chiesa italiana. Sono serena perché credo nella grazia di Dio e mi sento parte di una grande famiglia; sono certa di poter contare sulla vicinanza e sulla preghiera del mio vescovo, del delegato, delle sorelle più prossime e di tutta la diocesi.
Che cos’è il Gruppo di collegamento nazionale
Lo stile della comunione, fondato sul battesimo e sulla comune consacrazione, caratterizza i rap porti tra le singole vergini; ciò suscita l’esigenza dell’incontro e dello scambio con le consacrate non solo della stessa diocesi ma anche di altre diocesi. Il Gruppo di collegamento nazionale, pertanto, vuole favorire la comunicazione, il confronto e la crescita tra le consacrate italiane. Esso viene eletto dall’Assemblea delle consacrate, che si riunisce normalmente una volta all’anno, in occasione del convegno o di altro incontro, e rimane in carica due anni.
Cosa ha significato per l’Ordo virginum l’incontro nazionale di quest’anno?
L’incontro è stato ricco di approfondimenti, spunti e sfide per noi dell’Ordo virginum. La tematica affrontata ha aperto nuovi orizzonti per un modo di relazionarsi “sinodale”, in tema
con la Chiesa universale, con gesti quotidiani di fraternità e ci ha motivato a rendere maggiormente saldo il legame con la Chiesa locale. Facciamo nostro l’invito che papa Francesco ci ha rivolto all’Angelus del 21 agosto di «testimoniare con gioia l’amore di Cristo», che ci incoraggia a percorrere il cammino della missione nei nostri ambienti di vita.
A breve, saranno pubblicate le Linee di formazione permanente. Quale l’importanza?
La nostra forma di vita consacrata sebbene risalga ai tempi apostolici viene riproposto dal Concilio Vaticano II. L’Ordo virginum è cresciuto rapidamente in tante chiese locali. Per l’Italia, la
nota pastorale della Cei, L’Ordo virginum nella Chiesa in Italia, del 2014, e l’istruzione della Congregazione per la vita consacrata, Ecclesiae sponsae imago, del 2018, sono state importanti per custodire la specifica identità e la peculiarità dell’Ordo virginum. Anche le consacrate italiane negli ultimi sei anni hanno lavorato in modo sinodale per produrre, in base ai documenti
esistenti e alle loro esperienze di vita, due percorsi formativi utili per le Chiese locali, sia dove il cammino dell’Ordo è più consolidato sia in quelle dove l’esperienza è in fase di sviluppo. Uno di questi è Percorso formativo. Dal discernimento alla consacrazione, pubblicato nel 2021, l’altro è appunto Linee di formazione permanente, presentato all’ultimo incontro nazionale.
Chi è Domenica De Cicco?
Originaria di Pomigliano d’Arco, classe 1967, Domenica De Cicco è l’ultima di tre figli. Insegnante in una scuola primaria, sin da piccola, grazie ai genitori, ha frequentato la parrocchia. Azione cattolica, Ualsi e l’Agvh i luoghi della sua formazione cui poi si sono aggiunte esperienze di spiritualità francescana, ad Assisi, e missionaria, a Lima. Quindi l’incontro con l’Ordo Virginum e la consacrazione il 3 dicembre 2017.