Un’ape intenta a raccogliere il nettare è l’immagine - olio su tela di Gianni Sevini - scelta da don Salvatore Purcaro - sacerdote nolano, docente di Morale presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale, sezione san Luigi, e presso l’Istituto interdiocesano superiore di Scienze religiose Nola-Acerra - per il suo ultimo libro, edito da Paoline Editoriale Libri, Abitare la creazione da fratelli. Per una conversione ecologica.
Nessun’altra immagine, infatti, avrebbe forse potuto esprimere meglio il binomio fratello-suolo intorno al quale Purcaro costruisce la proposta di riflessione sulla cura della casa comune, alla luce delle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti. «La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!» scrive l’autore per iniziare l’introduzione, citando il Libro della Genesi (Gen 4,10). Da subito, infatti, chiarisce che il percorso mira a far prendere coscienza del fatto che non può esserci un cambio di rotta per il pianeta senza una conversione morale dei suoi abitanti, a rimarcare lo stretto legame tra ambiente naturale e relazioni umane, queste ultime da intendersi anche come relazione verso se stessi, con il proprio corpo, prima di tutto.
Crisi ambientale e crisi sociale vanno sempre di pari passo, come proprio la pandemia, evidenzia Purcaro, ha fatto emergere con forza: ‘Tutto è connesso’ ci ricorda infatti il Papa proprio nella Laudato si’ e per ‘guarire’ dal male, o meglio dai mali, dell’individualismo non si può che adottare un approccio ‘integrale’ alle questioni. Approccio e sguardo che chiamano in causa prima di tutto le comunità cristiane, ad ogni livello, chiamate a farsi, per questo anche ‘maestre’ del metodo conciliare : «Lo ricorda lo stesso Papa, ribadendo il metodo conciliare della Chiesa che intende, a partire dalle indicazioni della Costituzione pastorale Gaudium et spes, allearsi con il mondo contemporaneo nel ‘leggere i segni dei tempi con gli occhi della fede, affinché la direzione di questo cambiamento risvegli nuove e vecchie domande con le quali è giusto e necessario confrontarsi’. Un cammino di rilettura al quale la comunità ecclesiale deve e può partecipare a pieno titolo quale agenzia educativa, quale esperta in umanità. Sarà utile collaborare a questo percorso sinergico di vera umanizzazione sociale anche per rispondere all’esigenza pastorale di riprendere e affrontare alcune questioni squisitamente intraecclesiali, affiorate o riemerse in questo tempo difficile e affascinante».
Il libro è suddiviso in quattro parti, Nel solco della tradizione teologico-morale, Crisi ambientale nella prospettiva dell’etica relazionale, La crisi ambientale richiede un intervento educativo, Una Chiesa in uscita nei sentieri del tempo, attraverso le quali l’autore fa emergere la centralità della responsabilità personale e della scelta consapevole per progettare un futuro non solo per l’ecosistema ma anche per il sistema sociale. «Occorre pertanto - scrive Purcaro - considerare che le nostre comprensioni dei problemi, le nostre cognizioni, emozioni, motivazioni possono essere anch’esse, come l’ambiente, inquinate, manipolate e semplificate. In definitiva, si può affermare che c’è un altro pianeta a essere minacciato: quello interiore».
La stessa Chiesa è chiamata ad un’operazione di ablatio per tornare ad essere casa aperta, fabbrica, in Cristo, di quanto costituisce il genuinamente umano, per tornare ad essere
compagnia per gli uomini e testimoniare loro la simpatia di Dio.
* articolo comparso su inDialogo del 27 giugno 2021