Per raccontare questa storia è meglio partire dall’Italia del secondo dopoguerra.
Sono gli anni della cosiddetta ricostruzione, di un Paese che deve rimettersi in piedi nel cemento, nelle istituzioni e nell’anima. Tanti sono i cattolici che partecipano a quella straordinaria stagione di impegno civile e di riscatto nazionale. Tra questi, c’è ancheEmilio Sena, da Marigliano(Na). Emilio è nato nel 1924, a novembre: fosse venuto alla luce solo pochi mesi prima, sarebbe andato al fronte, come tantissimi suoi amici. Emiliocresce e si forma nell’Azione Cattolica, nelle cui file vengono su tanti ragazzi e ragazze che, educati al protagonismo laicale, si mettono al servizio dello Stato nella vita professionale, politica e istituzionale. Accanto ai molti incarichi parrocchiali, diocesani e nazionali in Azione Cattolica (anche durante la stagione di Vittorio Bachelet, indimenticato presidente nazionale, del quale è ricorso il 40 anniversario dell’uccisione per mano delle «Brigate rosse» pochi giorni fa),
Emilio Sena è membro della Democrazia Cristiana, e diventa segretario cittadino a soli 24 anni.
Studente brillante del liceo «Carducci» di Nola, si iscrive alla facoltà di Medicina e arriva fino alla soglia della laurea ma per qualche motivo non la consegue: forse qualcuno stava disegnando un destino diverso. E infatti Emilio inizia a studiare scienze del servizio sociale – al tempo non esisteva ancora una facoltà universitaria dedicata – cominciando un percorso di studio e di azione che possiamo definire pioneristico in un campo che allora – siamo negli anni ‘50 – muoveva i primi passi.Il disagio sociale, in particolare quello giovanile, diventa il suo prioritario terreno d’impegno e di testimonianza.
Fonda e poi dirige la scuola per assistenti sociali «Unsas» a Napoli. Non a caso, allora, a lui è stato dedicato un Seminario di studi dal tema «Emilio Sena: il suo impegno per la promozione del servizio sociale e il contrasto al disagio giovanile» organizzato dall’Ordine Assistenti Sociali della Regione Campania e dalla Società per la Storia del Servizio Sociale e con il patrocinio del Comune di Marigliano, che si è tenuto lo scorso lunedì 10 febbraio nella Sala Consiliare della Città di Marigliano in piazza Municipio. Emilio è venuto a mancare nel 2007. Uomo di profonda spiritualità, era particolarmente vicino alla figura di San Francesco d’Assisi e al carisma francescano, che evidentemente deve averlo forgiato nell’intimo: Emilio, infatti, era un uomo mite e alla ricerca del dialogo, sempre e con tutti. «Anche con me e i miei fratelli – racconta Vitaliano, uno dei suoi tre figli – non era mai autoritario, ma gli piaceva parlare, discutere e spiegare».
Era insomma un uomo delle tessiture e non delle chiusure.
Sena appartiene a quella generazione di laici cattolici che con lo studio e la passione, ben radicati nel Vangelo, hanno avuto una parte storica insostituibile nella riedificazione morale e materiale dell’Italia.