Quando scende in campo il regista più versatile del mondo cinematografico allora c'è da correre al cinema. Stiamo parlando ovviamente di Ridley Scott che ci ha regalato capolavori come Allien, Blade Runner,Il Gladiatore. Questa volta ha scelto l'Italia e la 'Ndrangheta. Basato su una storia vera. Ormai sembra quasi diventato una moda e un cliché quello di basarsi su storie veramente accadute. Ci sono due tipi di persone: quelle che vanno al cinema per evadere completamente dalla realtà e quelle che vogliono sentirsi sempre più parte di qualcosa di vero. Vogliono vivere quelle emozioni che quotidianamente si vivono e si subiscono. Rdidley Scott risponde a questa esigenza.
Il 10 luglio 1973, a Roma, alcuni membri della 'Ndrangheta rapiscono il sedicenne John Paul Getty III. Il loro obiettivo è ottenere un lauto riscatto da parte del nonno del ragazzo, il noto magnate dell'industria petrolifera nonché uomo più ricco del mondo J. Paul Getty. Tuttavia, il miliardario lascia la stampa ed i rapitori stupefatti quando si rifiuta categoricamente di pagare la somma pattuita, anche se questo potrebbe significare la morte del nipote. Per Gail Harris, madre del ragazzo ed ex nuora di Paul Getty, inizia così una lotta contro il tempo per salvare suo figlio. Un thriller a tutti gli effetti che spingerà le coscienze fino alla parte più buia. Quanto vale una vita umana? Cosa vuol dire essere ricco e potente e messo a dura prova sui propri affetti?
Agghiacciante per certi versi, ad iniziare dalla locandina promozionale che presenta un' immagine che ritrae l'orecchio tagliato di denaro con la scritta "Tutti vogliono un taglio". Capiremo se e quanto l'amore vero e duraturo possa prevalere sul denaro e sui giochi di potere. L'agnello combatterà ma riuscirà a diventare un leone? Dunque un film che si carica di significati, raccontando una storia in cui è il miliardario, più di tutti gli altri, compresa la malavita, a rivestire i panni del cattivo.
Dimentichiamoci dunque di Tony Stark e Bruce Wayne e iniziamo a familiarizzare con un personaggio la cui avarizia, condita da una spietata sete di potere, ha contribuito a costruire la sua fama. Si racconta che avesse telefoni a gettoni per gli ospiti e che di fronte alla prima minaccia dei rapitori di suo nipote avesse dichiarato: "Ho 14 altri nipoti, e se tiro fuori anche un penny avrò 14 nipoti sequestrati". Merito di Christopher Plummer che in Paul Getty Sr. crea un antagonista memorabile. Ma è proprio questo personaggio destinato ad iscrivere questa pellicola nella storia, legandola a doppio filo allo scandalo degli abusi che in questi mesi ha travolto Hollywood e dintorni. La parte di Getty è stata recitata in un primo momento da Kevin Spacey prima di venire asportata da ogni fotogramma del film ormai ultimato e sostituito da Plummer. Operazione acrobatica di «editing» che non ha precedenti.
Tutti si soldi del mondo ci aspetta il 4 Gennaio al Cinema.